Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone June and the Laconic Solstice, artista - Benighted. Canzone dell'album Carnivore sublime, nel genere
Data di rilascio: 17.02.2014
Limiti di età: 18+
Etichetta discografica: Season of Mist
Linguaggio delle canzoni: inglese
June and the Laconic Solstice(originale) |
The worlds close, cold and threatening |
They left me no way out, no door anywhere |
Just these big white walls and their majesty |
Dripping with anger and hostility |
They rise in the rigidity of the accuser |
The steams of your stench hidden behind |
Your emanations contaminate my senses |
And enjoy what remains of my damaged soul |
Suspended over the fascinating space under my feet |
Waiting for the time I fall |
My throat hurts as I scream with all my guts but no sound goes out |
I feel my veins beat on my temples and their rhythm resounds in my head |
The spotless white of the walls blinds me |
And crosses my eyelids |
Time has come to see the end |
Time has come to tame the whispers beyond the walls |
The question’s why the consolation |
The question’s why divine redemption |
My acts cannot be forgiven |
Forgotten with neuroleptics absolution |
These relentless images in my head |
Of a magnificent and so familiar red |
This silence I like rocks my grief in these last years |
No word, no shout, just the silence |
I’d like to meet the child I was, tell him «I'm sorry for your loss» |
(traduzione) |
I mondi si chiudono, freddi e minacciosi |
Non mi hanno lasciato nessuna via d'uscita, nessuna porta da nessuna parte |
Solo questi grandi muri bianchi e la loro maestosità |
Gocciolante di rabbia e ostilità |
Sorgono nella rigidità dell'accusatore |
I vapori del tuo fetore nascosto dietro |
Le tue emanazioni contaminano i miei sensi |
E goditi ciò che resta della mia anima danneggiata |
Sospeso nell'affascinante spazio sotto i miei piedi |
Aspettando il momento in cui cado |
Mi fa male la gola mentre urlo con tutte le viscere ma nessun suono esce |
Sento le mie vene battere sulle tempie e il loro ritmo risuona nella mia testa |
Il bianco immacolato delle pareti mi acceca |
E incrocia le mie palpebre |
È giunto il momento di vedere la fine |
È giunto il momento di domare i sussurri oltre le mura |
La domanda è perché la consolazione |
La domanda è perché la redenzione divina |
I miei atti non possono essere perdonati |
Dimenticato con l'assoluzione dei neurolettici |
Queste immagini implacabili nella mia testa |
Di un rosso magnifico e così familiare |
Questo silenzio che mi piace scuote il mio dolore in questi ultimi anni |
Nessuna parola, nessun grido, solo il silenzio |
Vorrei incontrare il bambino che ero, dirgli «Mi dispiace per la tua perdita» |