Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Cloud, artista - Bill Douglas. Canzone dell'album Songs of Earth & Sky, nel genere Нью-эйдж
Data di rilascio: 16.02.1998
Etichetta discografica: Valley Entertainment
Linguaggio delle canzoni: inglese
Cloud(originale) |
I am the daughter of earth and water and the nursling of the sky |
I pass throught the pores of the oceans and shores |
I change, but I cannot die |
For after the rain, when with never a stain |
The pavilion of heaven is bare |
And the winds and sunbeams with their convex gleams |
build up the blue dome of air |
I silently laugh at my own cenotaph |
And out of the caverns of rain |
Like a child from the womb, like a ghost from the tomb |
I arise and unbuild it again |
I bring fresh showers for the thirsting flowers from the seas and from the |
streams |
I bear light shade for the leaves when laid in their noonday dreams |
From my wings are shaken the dews that waken the sweet birds every one |
when rocked to rest on their mother’s breast as she dances about the sun |
I weild the flail of the lashing hail and whiten the green plains under |
and then again I dissolve it in rain and laugh as I pass in thunder |
I am the daughter of earth and water and the nursling of the sky |
I pass through the pores of the oceans and shores |
I change, but I cannot die |
For after the rain when with never a stain |
The pavilion of heaven is bare |
And the winds and sunbeams with their convex gleams build up the blue dome of |
air |
I silently laugh at my own cenotaph |
and out of the caverns of rain |
Like a child from the womb, like a ghost from the tomb |
I arise and unbuild it again |
(traduzione) |
Sono la figlia della terra e dell'acqua e la nutrice del cielo |
Attraverso i pori degli oceani e delle coste |
Cambio, ma non posso morire |
Perché dopo la pioggia, quando non hai mai una macchia |
Il padiglione del cielo è spoglio |
E i venti e i raggi del sole con i loro bagliori convessi |
costruisci la cupola blu dell'aria |
Rido silenziosamente del mio cenotafio |
E fuori dalle caverne della pioggia |
Come un bambino dal grembo materno, come un fantasma dalla tomba |
Mi alzo e lo smonto di nuovo |
Porto docce fresche per i fiori assetati dei mari e del |
flussi |
Ottengo una leggera ombra per le foglie quando sdraiate nei loro sogni di mezzogiorno |
Dalle mie ali sono agitate le rugiade che svegliano tutti i dolci uccelli |
quando viene cullata per riposare sul seno della madre mentre balla intorno al sole |
Vendo il flagello della grandine sferzante e imbianco le verdi pianure sottostanti |
e poi di nuovo lo sciolgo nella pioggia e rido mentre passo nel tuono |
Sono la figlia della terra e dell'acqua e la nutrice del cielo |
Passo attraverso i pori degli oceani e delle coste |
Cambio, ma non posso morire |
Perché dopo la pioggia quando non c'è mai una macchia |
Il padiglione del cielo è spoglio |
E i venti e i raggi del sole con i loro bagliori convessi costruiscono la cupola azzurra di |
aria |
Rido silenziosamente del mio cenotafio |
e fuori dalle caverne della pioggia |
Come un bambino dal grembo materno, come un fantasma dalla tomba |
Mi alzo e lo smonto di nuovo |