Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Rotterdam, artista - Chuck Ragan. Canzone dell'album Live at Cafe Du Nord, nel genere Кантри
Data di rilascio: 12.02.2011
Etichetta discografica: Ten Four
Linguaggio delle canzoni: inglese
Rotterdam(originale) |
Took a walk in Rotterdam, thinking about her train |
All along the banls of memory, holding tide away |
And on the end of every corner i could almost hear her sound |
Time went by in ecstasy, walking next to walls |
And the color of the water, was the rails that she was on |
And when the whistles blew far away, i felt she knew somehow |
For the train often rattles, from the rails shaking ground |
I close my eyes and almost hear her now |
Took a walk in Rotterdam, dodging spoke and wheel |
And a few unnerving riders, agile or insane |
And the rest, victims of fashion, lord we’re all to blame |
Found myself a bar stool, and something on the rocks |
I was dreaming I could ride the sun, westward as it dropped |
And find her at the station, gracefully rolling a stop |
For the train often rattles, from the rails shaking ground |
I close my eyes and see her westward bound |
Well i’ll keep that mind a wandering, of love on the rails |
Slow rolling days, steel pushing home |
Mile over miles gone in the blink of an eye… |
For the train often rattles, from the rails shaking ground |
I close my eyes and see her westward bound… |
(traduzione) |
Ha fatto una passeggiata a Rotterdam, pensando al suo treno |
Per tutto il tempo le banalità della memoria, tenendo a bada la marea |
E alla fine di ogni angolo riuscivo quasi a sentire il suo suono |
Il tempo è passato in estasi, camminando accanto ai muri |
E il colore dell'acqua erano le rotaie su cui si trovava |
E quando i fischi si sono allontanati, ho sentito che in qualche modo lo sapeva |
Perché il treno sferraglia spesso, dalle rotaie che scuotono il suolo |
Chiudo gli occhi e quasi la sento ora |
Ho fatto una passeggiata a Rotterdam, schivando i raggi e la ruota |
E alcuni snervanti motociclisti, agili o pazzi |
E il resto, vittime della moda, signore, siamo tutti colpevoli |
Mi sono ritrovato uno sgabello da bar e qualcosa sulle rocce |
Stavo sognando di poter cavalcare il sole, verso ovest mentre cadeva |
E trovala alla stazione, che si ferma con grazia |
Perché il treno sferraglia spesso, dalle rotaie che scuotono il suolo |
Chiudo gli occhi e la vedo diretta a ovest |
Bene, manterrò quella mente un vagabondaggio, di amore sui binari |
Giornate lente, acciaio che spinge a casa |
Miglio su miglia percorse in un batter d'occhio... |
Perché il treno sferraglia spesso, dalle rotaie che scuotono il suolo |
Chiudo gli occhi e la vedo diretta a ovest... |