Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Indignities To the Dead, artista - Exhumed.
Data di rilascio: 15.03.2004
Linguaggio delle canzoni: inglese
Indignities To the Dead(originale) |
Plumbing the depths of the now vacant carcass |
Degenerative processes now completed |
Feeling through a miry, putrid pulp |
Of organs which necrosis has thoroughly depleted… |
Delving into the nether regions of necrology |
I have disturbed and dismantled their graves |
Collecting the putrefacted, liquefied remains |
Into jars I have jealously saved… |
The crumbling human waste that passes for a corpse |
Is now a fetid pastime, in which I occasionally indulge |
The embalming of rancid mortal sludge collect |
A hobby not often divulged… |
Perversely pursuing pathological profundity |
But in the end I remain without comprehension |
I find myself searching in an overturned crypt |
Much to the tenants' ghastly apprehension… |
But in that muddy sepulchre of rot and decrepitude |
I find a brief solace from my woes and trepidation |
With my hands caked with gore and face streaked with rotten grume |
I come into a moment of vital realization… |
In that beautiful moment of essential oneness |
I ejaculate on the face of the stiff |
I lose myself in the quagmire of rotten flesh |
Inhaling the pungent rancid whiff… |
Amongst festering putrefaction and moldy tissue and bone |
At last I find my release |
Vomiting on the genitals of the severely dead and gone |
I sully and deride the deceased… |
To relive the orgasmic sensation I crave |
Time and time again I find myself led |
To charnel houses and desecrated graves |
To perform indignities to the dead… |
(traduzione) |
Sondare le profondità della carcassa ora vuota |
Processi degenerativi ora completati |
Sensazione attraverso una polpa limacciosa e putrida |
Di organi la cui necrosi ha completamente esaurito... |
Addentrarsi negli inferi della necrologia |
Ho disturbato e smantellato le loro tombe |
Raccolta dei resti putrefatti e liquefatti |
In barattoli che ho gelosamente conservato... |
I rifiuti umani fatiscenti che passano per un cadavere |
Ora è un fetido passatempo, in cui mi concedo di tanto in tanto |
L'imbalsamazione di rancidi fanghi mortali si raccolgono |
Un hobby poco divulgato... |
Perseguendo perversamente la profondità patologica |
Ma alla fine rimango senza comprensione |
Mi ritrovo a cercare in una cripta rovesciata |
Con grande apprensione degli inquilini... |
Ma in quel sepolcro fangoso di marciume e decrepitezza |
Trovo un breve sollievo dai miei guai e dalla mia trepidazione |
Con le mie mani incrostate di sangue e la faccia striata di terriccio marcio |
Entro in un momento di realizzazione vitale... |
In quel bel momento di essenziale unità |
Eiaculo sulla faccia del rigido |
Mi perdo nel pantano della carne marcia |
Inalando il pungente odore rancido... |
Tra putrefazione purulenta e tessuto e ossa ammuffiti |
Finalmente trovo la mia liberazione |
Vomito sui genitali dei gravemente morti e scomparsi |
Io sgrido e derido il defunto... |
Per rivivere la sensazione orgasmica che bramo |
Di volta in volta mi ritrovo guidato |
All'ossario e alle tombe profanate |
Per commettere umiliazioni ai morti... |