Testi di Wulf - Munly & The Lupercalians

Wulf - Munly & The Lupercalians
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Wulf, artista - Munly & The Lupercalians. Canzone dell'album Munly & The Lupercalians, nel genere Альтернатива
Data di rilascio: 30.08.2010
Etichetta discografica: SCACUNINCORPORATED
Linguaggio delle canzoni: inglese

Wulf

(originale)
I will say that I’m a bit benumbed at present.
When I was a pubescent pup with my purity affecting my teary eyes
I went prostrate on the floor of an abyss;
my situation was dire.
For mine own boughs were resembling an Asian horticulturist’s pride and joy,
And try as I might the apex of the pit was beyond my capture.
I bellowed ire, chaff, and gall!
And at the climax of my yawping a youth gazed over the lip of my pit.
I expected the rube to stone me,
maybe throw one of his blood-lusting hunting hounds inside the ring of my
confines,
he acting the Caesar to what would be my Christian end.
Yet, as he bore into me with his judging regard,
his large heart rose on the end of his merciful thumb.
This gallant maneuvered the torpid limb of one black oak or walnut or willow
-it's inconsequential at present-
the instrument creating a gradient for my exodus from the chasm.
And in gratitude, forever more have I brought his penned domicile my offerings.
I thought to alleviate the burden of the hunt for his people,
to bring them fresh victuals daily.
Give them comfort.
Give them repose.
Let them wolf down my offerings.
Ha!
I have always had a sad wag to my tongue.
Yet now I unearth the accusations of my nefarious behavior.
I see what you’re after.
Well, you have sent these three to off me!
Do you have no more women to blame?
Are there no more blacks to censure?
You have exterminated my brethren the Chippewa to position myself as the
fountainhead for all your miscreant ways.
With this I cannot accede.
No!
My generous ways are rescinded.
If I am to be your reprobate I shall at least enjoy the malefaction!
You blame me for the future, you blame me for the past
You blame me for the plenty which you never can make last
You blame me for the heat, you blame me for the cold
You blame me for your courage which has never taken hold
You blame me for the light, you blame me for the dark
You blame me for the angels which never come to hark
You blame me for the dry and the wet that makes you ache
You blame me for your love which still has to take
You blame me for the sadness and your work which can’t get done
You blame me for the mocking cast of the setting sun
I might as well commit the sins as for being blamed for them!
I might as well commit the sins as for being blamed for them!
As for being blamed for them!
And I have a redux to my thesis,
a section 2A to my outline.
As I satiated my needed dormancy in the womb of my grotto,
escaping the loathsomeness of the sun,
in a dream state I concocted my next program that held with a romantic lean-
not like one of your matronly Southern poets who will drown themselves upon the
first disclosure towards their acts of cribbing.
Yet something with cunning;
something with irony;
it would take astute crackerjack execution.
Even, dare I say, swell-headed!
I would pad my feet over the nettles of the ebon forest,
slink on my belly,
succumbing to the chastisement of the thistles as I traverse through the pastel
lea.
Conscious and wary of the Nimrods lusting for my completion.
Oh them Three Nimrods you sent after me!
I would perch outside the thin black young trunk like spiked iron bars that
encompass the hovel.
Then I would flash my red wet smile up to his window,
engrossing his youthful curiosity to descend to his cloister.
And falling upon my haunch I would entice, then influence the boy to mount upon
me as if I were one of your doltish labor beasts.
Then I would traverse over the land, making him witness to my wretchedness,
corroborator to my upheaval.
And he would testify to these undue accusations.
And would you people recognize him upon his return?
And would this last act be the millstone round the neck of my catalogue of
deeds?
You blame me for the future, you blame me for the past
You blame me for the plenty which you never can make last
You blame me for the heat, you blame me for the cold
You blame me for your courage which has never taken hold
You blame me for the light, you blame me for the dark
You blame me for the angels which never come to hark
You blame me for the dry and the wet that makes you ache
You blame me for your love which still has to take
You blame me for the sadness and your work which can’t get done
You blame me for the mocking cast of the setting sun
I might as well commit the sins as for being blamed for them!
I might as well commit the sins as for being blamed for them!
As for being blamed for them!
(traduzione)
Devo dire che al momento sono un po' intontito.
Quando ero un cucciolo pubescente con la mia purezza che mi colpiva gli occhi pieni di lacrime
Mi sono prostrato sul pavimento di un abisso;
la mia situazione era terribile.
Perché i miei stessi rami assomigliavano all'orgoglio e alla gioia di un orticoltore asiatico,
E prova come potrei che l'apice della fossa fosse al di là della mia cattura.
Ho urlato ira, pula e fiele!
E al culmine del mio sbadiglio, un giovane ha guardato oltre l'orlo della mia fossa.
Mi aspettavo che il rubino mi lapidasse,
magari lanciare uno dei suoi cani da caccia assetati di sangue nel ring del mio
confini,
egli recitando il Cesare per quella che sarebbe stata la mia fine cristiana.
Eppure, mentre mi sfiancava con il suo giudizio di riguardo,
il suo grande cuore si alzò all'estremità del suo pollice misericordioso.
Questo galante manovrò l'arto torpido di una quercia nera o noce o salice
-al momento è irrilevante-
lo strumento creando un gradiente per il mio esodo dal baratro.
E per gratitudine, per sempre ho portato al suo domicilio scritto le mie offerte.
Ho pensato di alleviare il peso della caccia al suo popolo,
per portare loro cibo fresco ogni giorno.
Dai loro conforto.
Dare loro riposo.
Lascia che divori le mie offerte.
Ah!
Ho sempre avuto una battuta triste sulla mia lingua.
Eppure ora riporto alla luce le accuse del mio comportamento nefasto.
Vedo cosa stai cercando.
Bene, hai inviato questi tre a meglio!
Non hai più donne da incolpare?
Non ci sono più neri da censurare?
Hai sterminato i miei fratelli Chippewa per posizionarmi come il
fonte di tutti i tuoi modi maliziosi.
Con questo non posso accedere.
No!
I miei modi generosi sono annullati.
Se devo essere il tuo reprobo, almeno mi godrò la maledizione!
Mi incolpi per il futuro, mi incolpi per il passato
Mi incolpi per l'abbondanza che non puoi mai far durare
Mi dai la colpa per il caldo, mi dai la colpa per il freddo
Mi incolpi per il tuo coraggio che non ha mai preso piede
Mi incolpi per la luce, mi incolpi per il buio
Mi incolpi per gli angeli che non vengono mai a scoltare
Mi incolpi per l'asciutto e il bagnato che ti fanno male
Mi incolpi per il tuo amore che deve ancora prendere
Mi incolpi per la tristezza e il tuo lavoro che non può essere svolto
Mi incolpi per il cast beffardo del sole al tramonto
Tanto vale commettere i peccati quanto esserne biasimati!
Tanto vale commettere i peccati quanto esserne biasimati!
Quanto all'essere incolpati per loro!
E ho una revisione della mia tesi,
una sezione 2A al mio profilo.
Mentre ho saziato la mia necessaria dormienza nel grembo della mia grotta,
sfuggire alla ripugnanza del sole,
in uno stato di sogno ho inventato il mio prossimo programma che si teneva con un'inclinazione romantica
non come uno dei tuoi poeti matronali del sud che annegherà sul
prima rivelazione nei confronti dei loro atti di rapina.
Eppure qualcosa con astuzia;
qualcosa con ironia;
ci vorrebbe un'esecuzione astuta da crackerjack.
Anche, oserei dire, testa gonfia!
Picchierei i piedi sulle ortiche della foresta d'ebano,
scivolare sulla mia pancia,
soccombendo al castigo dei cardi mentre attraverso il pastello
lea.
Consapevole e diffidente nei confronti dei Nimrod che bramano il mio completamento.
Oh quei tre Nimrod che hai mandato dietro di me!
Mi appollaierei fuori dal giovane tronco nero e sottile come sbarre di ferro appuntite che
abbracciare il tugurio.
Poi avrei mostrato il mio sorriso bagnato rosso alla sua finestra,
assorbendo la sua curiosità giovanile di scendere al suo chiostro.
E cadendo sul mio fianco vorrei attirare, quindi influenzare il ragazzo a montarci sopra
me come se fossi una delle tue stupide bestie da lavoro.
Poi avrei attraversato il paese, rendendolo testimone della mia miseria,
corroboratore del mio sconvolgimento.
E avrebbe testimoniato a queste accuse indebite.
E voi lo riconoscereste al suo ritorno?
E quest'ultimo atto sarebbe la macina al collo del mio catalogo di
atti?
Mi incolpi per il futuro, mi incolpi per il passato
Mi incolpi per l'abbondanza che non puoi mai far durare
Mi dai la colpa per il caldo, mi dai la colpa per il freddo
Mi incolpi per il tuo coraggio che non ha mai preso piede
Mi incolpi per la luce, mi incolpi per il buio
Mi incolpi per gli angeli che non vengono mai a scoltare
Mi incolpi per l'asciutto e il bagnato che ti fanno male
Mi incolpi per il tuo amore che deve ancora prendere
Mi incolpi per la tristezza e il tuo lavoro che non può essere svolto
Mi incolpi per il cast beffardo del sole al tramonto
Tanto vale commettere i peccati quanto esserne biasimati!
Tanto vale commettere i peccati quanto esserne biasimati!
Quanto all'essere incolpati per loro!
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

Condividi la traduzione della canzone:

Scrivi cosa ne pensi dei testi!

Altre canzoni dell'artista:

NomeAnno
Grandfater 2010
Petr 2010
Scarewulf 2010
Duk 2010
Cat 2010
Three Wise Hunters 2010
Bird 2010

Testi dell'artista: Munly & The Lupercalians