Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Tritonus, artista - Mustasch. Canzone dell'album Mustasch, nel genere Классика метала
Data di rilascio: 07.01.2010
Etichetta discografica: Nuclear Blast
Linguaggio delle canzoni: inglese
Tritonus(originale) |
When, in disgrace with fortune and men’s eyes |
I all alone beweep my outcast state |
And trouble deaf heaven with my bootless cries |
And look upon myself and curse my fate |
Wishing me like one more rich in hope |
Featured like him, like him with friends possess’d |
Desiring this man’s art and that man’s scope |
With what I most enjoy contented least |
Yet in these thoughts myself almost despising |
Haply I think on thee, remember’d such wealth brings |
That then I scorn to change my state with kings |
Tired with all these, for restful death I cry |
As, to behold desert a beggar born |
And needy nothing trimm’d in jollity |
And purest faith unhappily forsworn |
And guilded honour shamefully misplaced |
And maiden virtue rudely strumpeted |
And right perfection wrongfully disgraced |
And strength by limping sway disabled |
And art made tongue-tied by authority |
And folly doctor-like controlling skill |
And simple truth miscall’d simplicity |
And captive good attending captain ill |
Tired with all these, from these would I be gone |
Save that, to die |
(traduzione) |
Quando, in disgrazia con la fortuna e gli occhi degli uomini |
Piango tutto solo il mio stato di emarginato |
E turba il paradiso dei sordi con le mie grida senza stivali |
E guarda me stesso e maledici il mio destino |
Augurandomi come uno più ricco di speranza |
Presentato come lui, come lui con gli amici posseduti |
Desiderando l'arte di quest'uomo e la portata di quell'uomo |
Con ciò che mi piace di più di meno |
Eppure in questi pensieri io quasi disprezzo |
Per fortuna penso a te, ricordavo se una tale ricchezza portasse |
Che poi disprezzo di cambiare il mio stato con i re |
Stanco di tutto questo, per la morte riposante piango |
Come, per vedere disertare un mendicante nato |
E bisognoso di niente rifinito in allegria |
E la fede più pura infelicemente rinnegata |
E l'onore della corporazione vergognosamente fuori luogo |
E la virtù fanciullesca sbandierava rudemente |
E giusta perfezione ingiustamente disonorato |
E la forza dell'influenza zoppicante disabilitata |
E l'arte fatta stordire dall'autorità |
E un'abilità di controllo da dottore insensata |
E la semplice verità ha erroneamente chiamato semplicità |
E prigioniero bravo capitano malato |
Stanco di tutto questo, da questi me ne andrei |
Salvalo, per morire |