| Uno, due, uno, due.
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| Ci sono giorni in cui io, come un serpente, mi nascondo sotto le macerie,
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| solo in pace cuciti insieme, come piume sotto la pelliccia,
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| là strappato dalla realtà mi occupo solo di me stesso,
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| cos'è, è e cosa non è necessario?
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| Sto facendo una rapina a mano armata sulla mia testa,
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| Cancello oggetti condannati a esecuzione,
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| Faccio il giro del porto venti, guardo la notte Bratislava,
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| numero spento, se vuoi, più scrivimi un messaggio.
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| (Signora)
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| Devo lasciare cadere il telefono, lasciare il diario nel robot,
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| spegni almeno per il fine settimana, fammi tornare fresco lunedì,
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| a volte la testa non funziona più, vedo tre volte, non sono una macchina,
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| ma non hai bisogno di ripristinare lo stress oggi, a volte hai bisogno di una pausa,
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| spegni la sveglia, alzati solo quando il corpo non vuole dormire,
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| tutto il giorno rilassati, calmo, non c'è bisogno di andare da nessuna parte,
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| Non voglio impegnare la mente, correre, inseguire,
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| Non devo fare soldi oggi, devo solo fare il maestro da solo,
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| e avere un giorno libero come una mente, pantaloni della tuta e una maglietta,
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| a quel tavolo per stare con quelli con cui vorrei sempre uscire,
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| l'intera giornata come una pausa non capita così spesso,
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| senza ritegno, a volte cade, anche dopo un'intera giornata solo per rallentare.
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| (Dato)
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| Fermare! |
| Sono fuori dalla mia routine quotidiana,
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| la mia personalità sta cadendo a pezzi, trasformandosi in macerie,
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| Sono una bomba a orologeria, sento l'orologio ticchettare dentro di me,
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| se non riesco ad assorbirlo, scomparirò come Houdini,
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| salta, teletrasportati a un altro livello,
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| Ora cazzo di notizie come il tuo giornale storto
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| quando voglio, chiudo gli occhi, levita a poca distanza dalla gola,
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| non disturbarmi, sono andato a meditare l'hentam nella bacinella.
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| (Tono S.
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| Ho bisogno di uscire da questo ciclo,
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| seduto sull'acqua, guardando il tramonto dalla riva,
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| basta annusare la griglia e mangiare quella cipolla come una mela,
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| cadere e non piangere perché tutto è sulla composta,
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| stai con i tuoi e non devi domarti,
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| scegli zitti e non dover guardare chi mi fotografa,
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| senza contare euro, centesimi o digestori,
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| abbandonare e mangiare le torte della mamma.
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| (Ponte)
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| Shh. |
| Ho bisogno di tanto silenzio.
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| Se esci da quello vecchio, per favore, fai eco a me immediatamente,
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| Voglio avere la mia gente con me come documenti,
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| premi reset e perditi come tesori storici,
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| conosci il trucco, sii Copperfield, assapora le preoccupazioni,
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| non sentire come inorridito, ascolta i grilli,
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| vedi correre lo scoiattolo
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| Tostare la salsiccia e farsi fottere dalla senape.
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| (Ribelle)
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| Oggi vado altrove, ho un giorno da un'altra serie,
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| lontano dall'influenza della città oltre la periferia,
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| lontano da numeri di contratto e luci al neon grigie,
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| per non aver paura del male che mi sta dinanzi,
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| con qualcun altro, da qualche altra parte, non fottere con me,
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| non essere online sul web per un po',
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| percepire un giorno d'estate senza nuvole,
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| piccolo giunto con persone sprovviste di badge. |