Traduzione del testo della canzone Win, Lose Or Draw - The Allman Brothers Band
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi leggere il testo della canzone Win, Lose Or Draw , di - The Allman Brothers Band. Canzone dall'album Trouble No More: 50th Anniversary Collection, nel genere Иностранный рок Data di rilascio: 07.11.2019 Etichetta discografica: A Mercury Records release; Lingua della canzone: Inglese
Win, Lose Or Draw
(originale)
Endlessly facing the cold concrete floor
Four cold grey walls, and no doors
I barely remember the last forty days
Or just what they’re holdin' me for
So far away, they tell me:
«Boy, You’re here to stay;
win, lose or draw»
Letters unanswered and visits so few
Cold desperation I know
I guess I’d give most anything
Oh Lord, if they’d just let me go
I’m so far away
Day after lonely, lonely day
Win, Lose or Draw
Ma, shes dead and gone
Pa just don’t seem to find the time
It makes me so sad that he’s forsaken me
When he’s all I had left I call mine
I’m so far away
Day after lonely, lonely day
Win, lose or draw
There’s two men in one room for ten long years
Still strangers that talk away the time
'Cause each time I think of your soft hand in mine
I lay here and die one more time
And I’m so far away
Day after lonely, lonely day
Win, Lose or Draw
(traduzione)
Affronta senza fine il freddo pavimento di cemento
Quattro pareti grigie e fredde e nessuna porta
Ricordo a malapena gli ultimi quaranta giorni
O solo per cosa mi stanno trattenendo
Così lontano, mi dicono:
«Ragazzo, sei qui per restare;
vincere, perdere o pareggiare»
Lettere senza risposta e visite così poche
Fredda disperazione lo so
Immagino che darei quasi tutto
Oh Signore, se solo mi lasciassero andare
Sono così lontano
Giorno dopo giorno solitario e solitario
Vinci, perdi o pareggi
Mamma, è morta e se n'è andata
Pa sembra che non trovi il tempo
Mi rende così triste che mi abbia abbandonato
Quando è tutto ciò che mi è rimasto, lo chiamo mio
Sono così lontano
Giorno dopo giorno solitario e solitario
Vinci, perdi o pareggi
Ci sono due uomini in una stanza per dieci lunghi anni
Ancora estranei che parlano del tempo
Perché ogni volta penso alla tua mano morbida nella mia