Traduzione del testo della canzone Ja Tu Esi Mans Prezidents - BrainStorm
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi leggere il testo della canzone Ja Tu Esi Mans Prezidents , di - BrainStorm. Canzone dall'album Viss Ir Tieši Tā Kā Tu Vēlies, nel genere Рок Data di rilascio: 31.12.1996 Etichetta discografica: Mikrofona Ieraksti Lingua della canzone: lettone
Ja Tu Esi Mans Prezidents
(originale)
Ja tu esi mans prezidents, stasti ka iet,
Vai sis udens ir dzerams vai ne?
Ka pa svaigi plautu zali var iet, nesadurot kajas uz naglam?
Ka tu izvairies no AIDS un vai esi kadreiz bijis ASV?
Ja tu esi mans prezidents, ker mani ciet, tu esi tads pats ka es.
Ja tu esi mans prezidents maci man zagt,
zagt domas un buvet pilis, kur nebus ne cigaru, ne auto, neka,
tur dzivos sirdis, kuram nav ko milet.
Es nezinu kads ir tavs totems,
vai tev garso piens vai zemenu krems,
bet ja tu esi mans prezidents, ker mani ciet,
tu esi tads pats ka es.
Ja tu esi mans prezidents, nedod man daudz.
Liec saviem ministriem pievaldit zobus.
Dod pratu policistu nujam kad sist, raketem saut
un rozem kad ziedet.
Tu neesi ne dievs ne velns, tavas asinis nav sarkana krasa,
bet ja tu esi mans prezidents, ker mani ciet,
tu esi tads pats ka es, tiesi tads pats ka es.
(traduzione)
Se sei il mio presidente, dimmi come devo andare
Quest'acqua è potabile o no?
Come puoi camminare attraverso i polmoni freschi dell'erba senza infilarti i piedi sulle unghie?
Come eviti l'AIDS e sei mai stato negli Stati Uniti?
Se sei il mio presidente, fammi soffrire, sei uguale a me.
Se sei il mio presidente insegnami a rubare
ruba i pensieri e costruisci un castello dove non ci sarà sigaro né macchina, niente,
ci vivono cuori che non hanno niente da amare.
Non so quali siano i tuoi totem
sembri latte o crema di fragole
ma se tu sei il mio presidente, lasciami soffrire,
sei uguale a me.
Se sei il mio presidente, non darmi molto.
Fai digrignare i denti ai tuoi ministri.
Pensa alla polizia quando colpiscono il razzo
e rose quando sbocciano.
Non sei né un dio né un diavolo, il tuo sangue non è rosso,
ma se tu sei il mio presidente, lasciami soffrire,