| È venuta al nostro ingresso,
|
| Gironzolato, non ho trovato niente...
|
| Tutto spellato, ma la coda è una pipa
|
| Solo un triste occhio blu.
|
| Coro:
|
| Un gatto bastardo, sei seduto affamato.
|
| Dimenticato, abbandonato, a che serve?
|
| Le porteremo il latte da casa,
|
| Pane e cosce di pollo fritte.
|
| E raccoglieremo gli avanzi degli ospiti,
|
| Migliora, la nostra figa, ingrassa.
|
| Coro:
|
| Un gatto bastardo, sei seduto affamato.
|
| Dimenticato, abbandonato, a che serve?
|
| Ma di notte è triste per qualcosa
|
| E forse mai perdonare
|
| Coloro che si sono affrettati a buttarlo via,
|
| Dopotutto, non hanno né cuore né anima.
|
| Coro:
|
| Un gatto bastardo, sei seduto affamato.
|
| Dimenticato, abbandonato, a che serve?
|
| L'abbiamo lasciata con noi
|
| E il gatto aveva una famiglia.
|
| Il gatto non ha più nostalgia nell'anima,
|
| Per stare al caldo, sua madre lavora a maglia i calzini per lei.
|
| Coro:
|
| Il gatto di razza non ha più fame.
|
| Cammina, sorride, gioca con un inchino.
|
| Il gatto di razza non ha più fame,
|
| Cammina, sorride, si chiama Vaska! |