| Sorrido, dopo tanto tempo, impantanato in una lotta oscura
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| Giorno dopo giorno, per ottenere ciò che abbiamo meritato e no, io no
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| Insomma, non penso che sia un cazzo arrogante, quello che serve
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| È palle a dirlo, ho il diritto di essere ascoltato e non
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| Sii sempre consapevole se ho superato
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| Eppure siamo, venduti, alla mercé di
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| Qualsiasi persona senza scrupoli, con una penna in una mano e nel
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| Un altro un coltello, che ti taglia, ti taglia, ti dice che non vali
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| Ho deciso la mia carriera senza aver incontrato, affrontato e almeno
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| Sentito e ovviamente visto
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| Un'altra missiva, attiva e passiva come la vuoi prendere, certo
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| Cosa ricordi, siamo stati un buon ospite e ci hai ricevuto
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| Come un completo bastardo, fottutamente ignorante e con la mazza
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| Dare, dove fa più male, bastardo, in quello che proclami e
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| Che dice qualcosa come "tutti i fratelli si tengono per mano"
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| Non credo al sermone, non me ne frega un cazzo di tutta la tua posizione
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| E siamo arrivati a questo punto, voglio essere molto chiaro
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| Stanco di resistere, frustrato ma armato
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| Di illusione, puoi starne certo
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| Conservo anche il mio orgoglio
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| Esistere, credere in me era l'unico modo per sopravvivere
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| E chi altro, dovrei chiedere il permesso
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| Per parlare, senza disturbare, senza esitazione quando si nomina
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| Ogni cosa come dovrebbe essere chiamata
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| Questa canzone, non è un cliché, ok
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| È stato scritto senza lasciare nessuno
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| Mentre saliamo un nuovo gradino, ti fottono in questa professione
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| E così, noi siamo e passeranno mille anni
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| Forse, forse ancora un po' di lotta e di darti qualcosa di cui parlare
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| Perché in fondo so dove volevi essere |