Sono la figlia sconsiderata di Don Juan
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Sono uscito due giorni alle tue calcagna
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Quei due giorni da calvizie di novembre
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Prima che salpino i primi fiocchi di neve
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Fuori sulle vaste e sottili pianure del mistero
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Uno spirito con la lingua divisa parla
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Nobile come capo di nichel
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Colpire un vecchio juke box
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E lui dice:
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«Serpenti lungo i binari della ferrovia.»
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Dice: «Aquile nelle piste del jet...»
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Dice: «Si avvolge intorno a piume e artigli su squame...
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Ghiaia sotto le placche del ventre...»
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Dice: «Vento tra le ali...»
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Dice: «Uccello grosso che trascina la coda nella polvere...
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Aquilone serpente che vola su una corda.»
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Vengo da una prateria aperta
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Con un po' di saggezza e un sacco di jive!
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Ieri sera i fantasmi delle mie vecchie idee
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Ripeti sul canale cinque
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E ululava così inquietante per la sua anima da aquila
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Sono quasi crollato e ho pianto
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Ma lo spirito della lingua divisa rise di me
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Dice: «Non si può negare il tuo serpente».
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I nostri serpenti adorano i whisky bar
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Amano il romanticismo del crimine
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Ma non ho visto un'insegna al neon
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Fester sul tuo hotel cieco
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E una strada di campagna si stacca dal muro
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E piomba sulla folla al bar
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E mettimi in cima alla tua lista di pericoli
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Solo per essere così tanto simile a te!
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Sei un codardo contro l'altitudine...
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Sei un codardo contro la carne...
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Codardo, intrappolato tra il sì e il no
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Sconsiderato questa volta in linea per sì, sì, sì!
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Sfrontato sconsiderato nel gioco
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Dei tuoi semafori mutevoli
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Codardo... sgattaiolando lungo il corridoio
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Per un'altra notte inquieta
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Mentre ci siamo centrati dietro la palla otto
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Mentre ci dondoliamo tra le lenzuola
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Mentre assorbiamo il linguaggio colorato
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Fuori dalle fattorie e dalle strade
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Qui in Buon-vecchio-Dio-Salva-America
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La casa dei coraggiosi e dei liberi
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Siamo tutti codardi irrimediabilmente oppressi
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Di qualche dualità
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Della molteplicità inquieta
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(Oh diciamo che puoi vedere)
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Irrequieto per strade e honky tonk
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Inquieto per la casa e la routine
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Inquieto per la sicurezza del paese e per lei
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Irrequieto per quelli come me sconsiderato
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Spazza irrequieta come fuoco e pioggia
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Oltre il deserto vergine
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Si aggira come prostitute e ladri
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Attraverso caseggiati chiusi a chiavistello
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Dietro la mia porta chiusa a chiave
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L'aquila e il serpente sono in guerra in me
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Il serpente che lotta per il desiderio cieco
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L'aquila per chiarezza
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Quali strani premi portano queste battaglie
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Queste gioie frenetiche, questi blues stanchi
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Gonfio e impettito quando penso di vincere
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Giù e scosso quando penso di perdere
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Ci sono dei rivetti quassù in quest'aquila
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Ci sono vagoni merci laggiù sul tuo serpente
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E noi siamo gemelli di spirito
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Non importa quale strada prendiamo per tornare a casa
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O ciò che abbandoniamo
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Arriveremo agli occhi della chiarezza
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E andremo alle perle dell'astuzia
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C'è pericolo e istruzione
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Nel vivere uno stile di vita così sconsiderato
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Ti ho toccato sulle pianure centrali
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Era l'aereo per addestrare il mio gemello
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Era solo un'ombra piana per addestrare l'ombra
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Ma per me era pelle a pelle
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Lo spirito parla in spettri
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Parla a madre terra a padre cielo
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Autoindulgenza all'abnegazione
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Da uomo a donna
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Scala a piume
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Io e te
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Aquile nel cielo
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Io e te
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Serpenti nell'erba
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Io e te
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Striscia e vola
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Io e te |