Testi di II - Negură Bunget

II - Negură Bunget
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone II, artista - Negură Bunget. Canzone dell'album N Crugu Bradului, nel genere
Data di rilascio: 19.01.2003
Etichetta discografica: Aural
Linguaggio delle canzoni: rumeno

II

(originale)
Catre sipotu da piatra, din padurea deasa, deasa si intunecoasa
Pleca dimineata, pa roua, pa ceata, pa roua nepascuta,
Cu roua-n picioare, cu ceata-n spinare.
Opspe suliti pin-n apus.
Sus la naltu cerului, la razele soarelui, 'n revarsatu zorilor
La greu coboris, verde alunis, galban paltinis.
Foaie da mugur da stinjen eu is baci aci la munte.
Cind rasare mindru soare ias cu turma pe razoare,
Cind rasare mindra luna zic, codrului noapte buna,
Si ma leagana frunza, si m-adoarme lin doina,
Si ma leagana gindu, si m-adoarme fluieru.
Mindra matraguna, iarb-a padurii, floarea padurii, lasa-ma sa te culeg,
Sub claru lunii, 'n mijlocu padurii, din gradina Dinsalor.
La mijloc da noapte deasa, luna singura dascoasa, vraja sigura sa iasa.
Stapinele ale vintului, Dusmanele ale pamintului
Stati in urma-mi, calea da mi-i da, vraja da la sine sa facea.
Pe nalt virf da magura, ceata si negura
Da jos, jos din vale, pina hat… in zare…
Si din munte-n munte, si din plai in plai, pina-n piatra-n piatra,
(Muntii cu risii, codrii cu ursii, magurile cu fiarele, bitcele cu ciutele
Stincile cu vulpile, dumbravi cu izvoarele, tati adinc priveau… si sa minunau.
In vinturi si-n volburi, din vinturi aruncat, si trimes, in putu cu jgheab
Sa masoare pamintu, pamintu cu umbletu, si ceru cu cugetu.
Si pre calea ratacitilor, inspre Ursu Mare… 'n Tara da Sus.
Ceru megies, sfatosenia graieste.
(Codru sa cutremura, ulmi si brazi sa clatina, fagi si paltini sa pleca,
Fruntea da i-o racorea, mina da i-o saruta si cu freamat da-l plingea.)
Sa masoare pamintu, pamintu cu umbletu, si ceru cu fulgeru.
In cringu cerului, din sorbu pamintului.
Zau!
P-un drum in dasis, la vechi alunis
La picior da munte, pe dealuri marunte,
Prin plaiuri tacute, da vinturi batute,
Noaptea-n codrii ma apuca, codrilor le sunt naluca
Naluca purtata, din vechi vremi uitata.
Verde mugur brad da munte, pe dealuri marunte,
Cu plaiuri tacute, da vinturi suflate si da ploi udate,
Nedei si sintilii, iata, intre munti si deal, glas navalnic greu rasuna,
din vazduh.
Pretutindeni 'ncet s-aduna, la foc;
da sub clar da luna!
Hora apriga sa-ncinge, muntilor ii tie chinge,
Sa unesc, si-n tara asta, cea da dincolo o trec,
Tirg da dat.
Da dind dai, muntelui pe loc te tai.
Ii-esti!
Towards the rocky spring, in the thick forest, thick and dark
He left at dawn… dew and fog… not grazed yet,
Dew on the feet, fog on the meat.
Eighteen hours till sunset.
Up in the sky, beams of the sun, daybreak
A steep descent… the hazel wood’s green, the sycamore grove’s yellow.
Green is the iris’s bud… shepherd am I, here, in the mountains.
When the sun rises I take my flock on the balks
When the moon rises I tell the woods good night
And the leaf is swinging me, and the doina’s soothing me,
And the thought is swinging me, and the pipe is soothing me.
Fairy Belladonna, grass of the woods, flower of the woods, let me pick you up
In moonlight, in the middle of the forest, in Their garden
In the depth of a thick night, the lonely moon unstitches to let the spell take
place.
Masters of the Wind, Earth’s Enemies
Stay behind me, show me my way;
make the spell take shape, all by itself.
On the high top hill, fog and darkness (negura)
From deep down the valley, till far in the distance.
From mountain to mountain, from realm to realm, from stone to stone
(Mountains' lynx, forests' bears, beasts of the hills
Foxes of the rocks, springs of the groves, all of them were gazing and
wondering.)
From within winds and whirlwinds thrown away towards the stars
To measure the earth with his steps and the sky with his thought.
On a path of the lost, towards Ursu Mare… up the Upper World.
The near sky speaks the secret wisdom.
(Woods were quaking, firs and elms were shaking, beeches and sycamores were
bending,
Cooling his forehead, kissing his hand, weeping upon him with their sigh.)
His steps measure the earth, his lightning the sky.
In the skies' grove… heart of the earth.
Indeed!
On a path through the thicket… at the old hazel wood
At the foot of a mountain, on the lowest hills,
Through silent fields blown by winds,
Caught by night in the woods — I am their long-forgotten apparition.
Green fir’s bud up in the mountains, on the lowest hills,
On silent fields blown by winds, and by rains,
Behold, between the mountains and the hills, a mighty voice is echoing from
above.
From everywhere they gather round the fire, in moonlight!
Round dance begins, it holds the mountains,
They become one, and bring the other land into this one,
A trade!
By giving thou give, you’re mountain’s own… you’re being it!
(traduzione)
Verso il sipotu dà la pietra, dal bosco fitto, fitto e scuro
Parti al mattino, nella rugiada, nella nebbia, nella rugiada impastata,
Con la rugiada ai piedi, la nebbia sulla schiena.
Opspe suliti pin-n apus.
Lassù nel cielo, nei raggi del sole, all'alba
La tomba discese, verde alunis, galban paltinis.
La foglia del bocciolo è pungente e la bacio qui in montagna.
Quando sorge il sole, sorge il sole con il gregge,
Quando la luna sorge fiera dico, buona notte foresta,
E la foglia mi fa dondolare, e mi addormento dolcemente,
E il pensiero vacillò, e mi addormentai fischiettando.
Mindra matraguna, erba della foresta, fiore della foresta, lascia che ti scelga,
Al chiaro di luna, in mezzo alla foresta, dal giardino di Dinsalor.
Nel mezzo è una notte fitta, l'unica luna è piena, l'incantesimo uscirà sicuramente.
Amanti del vento, Nemiche della terra
Stai dietro di me, dammi la strada, lascia che l'incantesimo faccia le sue cose.
Sulla cima alta regala magura, nebbia e foschia
Scendi, giù per la valle, al cappello... in lontananza...
E di monte in monte, e di roccia in roccia, di roccia in roccia,
(Montagne con risate, foreste con orsi, gazze con bestie, femmine con artigli
Le rocce con le volpi, i boschi con le sorgenti, i padri guardavano profondamente e meravigliati.
Nei venti e nelle raffiche, dai venti lanciati e mandati, in pozzo con abbeveratoio
Per misurare la terra, la terra con il passo e il cielo con la mente.
E a proposito dei perduti, verso Ursu Mare... 'n Tara da Sus.
Chiedi ai megies, il consiglio parla.
(La foresta a tremare, gli olmi e gli abeti a tremare, i faggi e gli aceri a lasciare,
Lascia che si raffreddi la fronte, lascia che le baci la mano e la faccia piangere.)
Per misurare la terra, la terra con il cammino, e il cielo con il fulmine.
Nel cielo, dal sorbetto della terra.
Zau!
Su una strada in pendenza verso il vecchio molo
Ai piedi della montagna, su piccole colline,
Per le terre silenziose, dai forti venti,
La notte nei boschi mi afferra, i boschi sono un'esca
Esca consumata, a lungo dimenticata.
Il germoglio verde dell'abete dà la montagna, su piccole colline,
Con piogge silenziose, dai colpi di vento e dalle piogge umide,
Neda e le sentinelle, ecco, tra le montagne e la collina, una voce impetuoso risuona forte,
dall'aria.
Ovunque si raccoglie lentamente, in fiamme;
si al chiaro di luna!
Il coro feroce è ardente, le montagne sono cinte,
Per unire, e in questo paese, l'aldilà lo supera,
Tirg da dat.
Sì, Al che suona abbastanza schifo per me, sembra che anche BT non faccia per me.
Siete!
Verso la sorgente rocciosa, nella fitta foresta, fitta e buia
Partì all'alba... rugiada e nebbia... non ancora sfiorata,
Rugiada sui piedi, nebbia sulla carne.
Diciotto ore al tramonto.
Lassù nel cielo, raggi di sole, l'alba
Una ripida discesa oscura il verde del nocciolo, il giallo del sicomoro.
Il verde è il germoglio dell'iris… pastore sono io, qui, in montagna.
Quando sorge il sole, porto il mio gregge sui balks
Quando sorge la luna dico la buona notte al bosco
E la foglia mi fa oscillare, e la doina mi conforta,
E il pensiero mi fa oscillare, e la pipa mi tranquillizza.
Fata Belladonna, erba del bosco, fiore del bosco, lascia che ti prenda
Al chiaro di luna, in mezzo alla foresta, nel loro giardino
Nel profondo di una fitta notte, la luna solitaria si scuci per lasciare che l'incantesimo prenda il sopravvento
posto.
Padroni del vento, nemici della terra
Resta dietro di me, mostrami la mia strada;
fa prendere forma all'incantesimo, tutto da solo.
Sull'alta collina, nebbia e oscurità (Negura)
Dal profondo della valle, fino a lontano.
Di montagna in montagna, di regno in regno, di pietra in pietra
(Le montagne 'lince, gli orsi delle foreste, le bestie delle colline
Volpi delle rocce, sorgenti dei boschi, tutti guardavano e
meravigliato.)
Da dentro venti e turbini scagliati verso le stelle
Misurare la terra con i suoi passi e il cielo con il suo pensiero.
Sul sentiero dei perduti, verso Ursu Mare... su per l'Alto Mondo.
Il cielo vicino parla la saggezza segreta.
(Tremavano i boschi, tremavano abeti e olmi, tremavano faggi e sicomori
piegarsi,
Raffreddandogli la fronte, baciandogli la mano, piangendo su di lui con il loro sospiro.)
I suoi passi misurano la terra, i suoi fulmini il cielo.
Nel boschetto dei cieli... cuore della terra.
Infatti!
In un sentiero nel boschetto… al vecchio noccioleto
Ai piedi di una montagna, sulle colline più basse,
Attraverso campi silenziosi mossi dai venti,
Preso di notte nei boschi - sono la loro apparizione a lungo dimenticata.
Il verde germoglio dell'abete sui monti, sulle colline più basse,
Sui campi silenziosi sospinti dai venti e dalle piogge,
Ecco, tra le montagne e le colline, una voce potente risuona da
sopra.
Da ogni parte si radunano intorno al fuoco, al chiaro di luna!
Inizia la danza rotonda, tiene le montagne,
Diventano uno, e portano l'altra terra in questa,
Un commercio!
Dando tu dai, sei proprio della montagna... lo sei!
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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