Verso il sipotu dà la pietra, dal bosco fitto, fitto e scuro
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Parti al mattino, nella rugiada, nella nebbia, nella rugiada impastata,
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Con la rugiada ai piedi, la nebbia sulla schiena.
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Opspe suliti pin-n apus.
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Lassù nel cielo, nei raggi del sole, all'alba
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La tomba discese, verde alunis, galban paltinis.
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La foglia del bocciolo è pungente e la bacio qui in montagna.
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Quando sorge il sole, sorge il sole con il gregge,
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Quando la luna sorge fiera dico, buona notte foresta,
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E la foglia mi fa dondolare, e mi addormento dolcemente,
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E il pensiero vacillò, e mi addormentai fischiettando.
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Mindra matraguna, erba della foresta, fiore della foresta, lascia che ti scelga,
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Al chiaro di luna, in mezzo alla foresta, dal giardino di Dinsalor.
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Nel mezzo è una notte fitta, l'unica luna è piena, l'incantesimo uscirà sicuramente.
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Amanti del vento, Nemiche della terra
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Stai dietro di me, dammi la strada, lascia che l'incantesimo faccia le sue cose.
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Sulla cima alta regala magura, nebbia e foschia
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Scendi, giù per la valle, al cappello... in lontananza...
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E di monte in monte, e di roccia in roccia, di roccia in roccia,
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(Montagne con risate, foreste con orsi, gazze con bestie, femmine con artigli
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Le rocce con le volpi, i boschi con le sorgenti, i padri guardavano profondamente e meravigliati.
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Nei venti e nelle raffiche, dai venti lanciati e mandati, in pozzo con abbeveratoio
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Per misurare la terra, la terra con il passo e il cielo con la mente.
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E a proposito dei perduti, verso Ursu Mare... 'n Tara da Sus.
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Chiedi ai megies, il consiglio parla.
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(La foresta a tremare, gli olmi e gli abeti a tremare, i faggi e gli aceri a lasciare,
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Lascia che si raffreddi la fronte, lascia che le baci la mano e la faccia piangere.)
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Per misurare la terra, la terra con il cammino, e il cielo con il fulmine.
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Nel cielo, dal sorbetto della terra.
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Zau!
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Su una strada in pendenza verso il vecchio molo
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Ai piedi della montagna, su piccole colline,
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Per le terre silenziose, dai forti venti,
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La notte nei boschi mi afferra, i boschi sono un'esca
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Esca consumata, a lungo dimenticata.
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Il germoglio verde dell'abete dà la montagna, su piccole colline,
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Con piogge silenziose, dai colpi di vento e dalle piogge umide,
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Neda e le sentinelle, ecco, tra le montagne e la collina, una voce impetuoso risuona forte,
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dall'aria.
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Ovunque si raccoglie lentamente, in fiamme; |
si al chiaro di luna!
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Il coro feroce è ardente, le montagne sono cinte,
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Per unire, e in questo paese, l'aldilà lo supera,
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Tirg da dat. |
Sì, Al che suona abbastanza schifo per me, sembra che anche BT non faccia per me. |
Siete!
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Verso la sorgente rocciosa, nella fitta foresta, fitta e buia
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Partì all'alba... rugiada e nebbia... non ancora sfiorata,
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Rugiada sui piedi, nebbia sulla carne.
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Diciotto ore al tramonto.
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Lassù nel cielo, raggi di sole, l'alba
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Una ripida discesa oscura il verde del nocciolo, il giallo del sicomoro.
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Il verde è il germoglio dell'iris… pastore sono io, qui, in montagna.
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Quando sorge il sole, porto il mio gregge sui balks
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Quando sorge la luna dico la buona notte al bosco
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E la foglia mi fa oscillare, e la doina mi conforta,
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E il pensiero mi fa oscillare, e la pipa mi tranquillizza.
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Fata Belladonna, erba del bosco, fiore del bosco, lascia che ti prenda
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Al chiaro di luna, in mezzo alla foresta, nel loro giardino
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Nel profondo di una fitta notte, la luna solitaria si scuci per lasciare che l'incantesimo prenda il sopravvento
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posto.
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Padroni del vento, nemici della terra
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Resta dietro di me, mostrami la mia strada; |
fa prendere forma all'incantesimo, tutto da solo.
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Sull'alta collina, nebbia e oscurità (Negura)
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Dal profondo della valle, fino a lontano.
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Di montagna in montagna, di regno in regno, di pietra in pietra
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(Le montagne 'lince, gli orsi delle foreste, le bestie delle colline
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Volpi delle rocce, sorgenti dei boschi, tutti guardavano e
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meravigliato.)
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Da dentro venti e turbini scagliati verso le stelle
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Misurare la terra con i suoi passi e il cielo con il suo pensiero.
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Sul sentiero dei perduti, verso Ursu Mare... su per l'Alto Mondo.
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Il cielo vicino parla la saggezza segreta.
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(Tremavano i boschi, tremavano abeti e olmi, tremavano faggi e sicomori
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piegarsi,
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Raffreddandogli la fronte, baciandogli la mano, piangendo su di lui con il loro sospiro.)
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I suoi passi misurano la terra, i suoi fulmini il cielo.
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Nel boschetto dei cieli... cuore della terra.
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Infatti!
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In un sentiero nel boschetto… al vecchio noccioleto
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Ai piedi di una montagna, sulle colline più basse,
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Attraverso campi silenziosi mossi dai venti,
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Preso di notte nei boschi - sono la loro apparizione a lungo dimenticata.
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Il verde germoglio dell'abete sui monti, sulle colline più basse,
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Sui campi silenziosi sospinti dai venti e dalle piogge,
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Ecco, tra le montagne e le colline, una voce potente risuona da
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sopra.
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Da ogni parte si radunano intorno al fuoco, al chiaro di luna!
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Inizia la danza rotonda, tiene le montagne,
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Diventano uno, e portano l'altra terra in questa,
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Un commercio! |
Dando tu dai, sei proprio della montagna... lo sei! |