Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone The Kid, artista - Peter, Paul and Mary. Canzone dell'album LifeLines, nel genere Поп
Data di rilascio: 31.12.1994
Etichetta discografica: Warner
Linguaggio delle canzoni: inglese
The Kid(originale) |
I’m the kid who ran away with the circus |
Now I’m watering elephants |
But I sometimes lie awake in the sawdust |
Dreaming I’m in a suit of light |
Late at night in the empty big top I’m |
All alone on the high wire |
Look, he’s working without a net this time |
He’s a real death-defier |
I’m the kid who always looked out the window |
Failing test in geography |
But I’ve seen things far beyond just the schoolyard |
Distant shores of exotic lands |
There, the spires of the Turkish Empire |
It’s six months since we made landfall |
Riding low with the spice of India |
Through Gibraltar, we’re rich men all |
I’m the kid who thought someday we’d be lovers |
Always held out that time would tell |
But time was talking, I guess I just wasn’t listening |
No surprise if you know me well |
And as we’re walking toward the train station |
There’s a whispering rainfall |
'Cross the boulevard you slip your hand in mine |
In the distance the train calls |
I’m the kid who has this habit of dreaming |
Sometimes gets me in trouble too |
But the truth is I could no more stop dreaming |
Than I could make them all come true |
(traduzione) |
Sono il ragazzo che è scappato con il circo |
Ora sto abbeverando gli elefanti |
Ma a volte giaccio sveglio nella segatura |
Sognando di essere in un abito di luce |
A tarda notte nel tendone vuoto che sono |
Tutto solo sul filo alto |
Ascolta, stavolta lavora senza rete |
È un vero sfidante della morte |
Sono il ragazzo che guardava sempre fuori dalla finestra |
Test non superato in geografia |
Ma ho visto cose ben oltre il cortile della scuola |
Sponde lontane di terre esotiche |
Lì, le guglie dell'impero turco |
Sono passati sei mesi da quando siamo approdati |
Cavalcare a bassa quota con le spezie dell'India |
Attraverso Gibilterra, siamo tutti uomini ricchi |
Sono il ragazzo che pensava che un giorno saremmo stati amanti |
Tenuto sempre che il tempo lo direbbe |
Ma il tempo stava parlando, immagino che non stavo ascoltando |
Nessuna sorpresa se mi conosci bene |
E mentre camminiamo verso la stazione dei treni |
C'è una pioggia scrosciante |
'Attraversa il viale infili la tua mano nella mia |
In lontananza chiama il treno |
Sono il ragazzo che ha questa abitudine di sognare |
A volte mette nei guai anche me |
Ma la verità è che non potevo più smettere di sognare |
Di quanto potrei realizzarli tutti |