| Sono un altro avvoltoio alla mia scrivania
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| Pianificazione dove spiegare le mie ali
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| Ma questa stanza non me lo permette
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| Se leggo la lavagna volendo imparare le lezioni
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| Non ci sono più equazioni di un testo che non trasmette nulla
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| Ripeti ha detto l'insegnante, ma non ho sentito la sua voce
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| Sono caduto nel pisolino ed ero lo studente che non ha mai capito
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| Ha messo i suoi artigli nei miei appunti ed è rimasto scioccato
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| Da quando ha guardato le battute più perfette che un giorno ha letto
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| Mi ha chiesto perché l'ho fatto e mi ha anche guardato male
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| Tranquillo gli ho dato i compiti e su dieci me ne ha dati due
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| Di fronte all'abuso l'ho guardato e lui mi ha persino sorriso
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| Voleva che mi lamentassi, ma il gioco non ha funzionato bene
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| Ho detto grazie mentre mettevo via il mio animale domestico
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| E come un animale domestico con la catena e tutto ciò che l'uomo sentiva
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| Mi ha detto basta e senza motivo mi ha espulso
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| Pensava che mi avrebbe fatto del male, ma mi ha fatto un favore
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| Arrivando a casa cosa succede mia madre urla
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| Ebbene, ore prima della sua presenza, è apparso
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| Mi è venuto in mente di dirgli che avevo un esame e me ne sono andato prima
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| Ma in fondo non mi ha mai creduto
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| Ha chiamato la scuola mentre ero in camera mia |
| Mentre scrivevo ho notato un silenzio che mi ha turbato
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| E si è avvicinato con rabbia e con molto scandalo
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| Mi ha detto che è un vandalo e che si è pentita di suo figlio
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| Ha rotto il mio grido interiore ed è così che ho conosciuto l'inferno
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| Allo stesso tempo il cielo e la mia consolazione era un taccuino
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| Che ha prosciugato il dolore e ha suturato le mie ferite come una perdita
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| Di quel padre che questo bambino amava
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| Ho accumulato ogni graffio sull'impugnatura della matita
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| I miei lividi erano già tracce di guerre sconfitte
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| Ho visto l'uscita della mia crisalide non ero più una formica
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| Solo un altro bug che non aveva addebiti sopra
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| Ho pulito le briciole dalla strada così elimino la traccia
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| In modo che gli altri passi non vadano mai dove sono andato io
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| Sapevo in breve tempo che qualcuno mi avrebbe seguito
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| E ho costruito un ponte in modo che i tuoi piedi non si sporchino
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| Ma ancora una volta sono caduto nella trappola di una falsa pace
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| Dal momento che ho scritto più sul mio ego che su quello che ho passato
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| Mi sentivo come un pesce dopo l'esca e ho deciso di fermarmi
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| Poiché all'interno del mare c'erano luoghi in cui non ho mai nuotato
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| Ho guardato le onde da solo e ho potuto capire
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| Che anche se vado lontano all'inizio, potrei tornare
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| Nuoto dopo nuoto tra i coralli ho raccontato la mia storia |
| E ho cresciuto una scuola e ho trovato l'amore in loro
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| Ho fissato la mia scrittura con il dolore che mi martellava le dita
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| Sapendo che posso essere danneggiato da coloro che non capiscono
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| Offro le mie parole verità senza paura
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| E che qualcuno mi ascolti è una ricompensa per me
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| Ho prosciugato le fitte lagune che piangendo ho creato
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| Mi alzai da terra e mi appoggiai alla penna e al foglio
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| Dopo tanto odio che ha colpito la mia fede con la sua opinione
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| Mi sono riempito di anestesia, non sento più più la lode
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| Sono un punteruolo che ha mutato una specie di uccello
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| Salendo verso il tramonto prestando attenzione a chi mi incoraggia a terra
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| Mi sono rifugiato nella mascotte e nelle sue profondità
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| Nessuno mi pesca più ora sono io che tiro l'amo
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| Scrivere è sentire scorrere ogni pagina
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| Animale domestico e matita è quello che ho scelto
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| Scrivendo ho scoperto un nuovo modo di vivere
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| Animale domestico e matita è quello che ho scelto
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| Scrivere è sentire scorrere ogni pagina
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| Animale domestico e matita è quello che ho scelto
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| Scrivendo ho scoperto un nuovo modo di vivere
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| Animale domestico e matita è quello che ho scelto |