Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Credo Cigalia, artista - Mirah. Canzone dell'album Share This Place: Stories and Observations, nel genere Иностранный рок Data di rilascio: 06.08.2007 Etichetta discografica: Mirah and Spectratone International Linguaggio delle canzoni: inglese
Credo Cigalia
(originale)
I sing clattering all the summer long
You’ve no choice but to listen to my song
I express so stridently
The joy of life persistent in mighty, mighty me
One of millions
Imperturbably I’ll sing my credo with not a moment’s falter
Shine oh sun, with warmth upon my back
Sideways steps when the heat begins to lack
Dedicatedly I eat by plunging my proboscis deep into this tree
I drink my fill
Side by side both sexes find the nectar that flows within the floor
Picture me, a vaulted canopy
They can’t say for an organ two or three
Resonant cavity fakes a pull on the vox cigala you know the organ stop
Oscillations
Cymbals snap and mirrors flex and the chapels do form a tiny church
Find you brash my vociferous avows
My ardor offends the silence you espouse
Hail harvest time you reap your wheat
And by the time you eat it I’ll be obsolete
Such a short life
Seventeen or three or more I’ve waited so long to greet the sun
So let me have my fun
(traduzione)
Canto rumorosamente per tutta l'estate
Non hai altra scelta che ascoltare la mia canzone
Esprimo in modo così stridente
La gioia della vita persiste nel potente, potente me
Uno dei milioni
Imperturbabilmente canterò il mio credo senza un istante di esitazione
Splendi oh sole, con calore sulla mia schiena
Passi di lato quando il calore inizia a mancare
Con impegno mangio immergendo la mia proboscide in profondità in questo albero
Bevo a sazietà
Fianco a fianco, entrambi i sessi trovano il nettare che scorre all'interno del pavimento
Immaginami, un baldacchino a volta
Non possono dire per un organo due o tre
La cavità risonante simula un tiro sulla cigala vox che conosci l'organo si ferma
Oscillazioni
I piatti si spezzano e gli specchi si flettono e le cappelle formano una piccola chiesa
Ti trovo sfacciato le mie vocifere confessioni
Il mio ardore offende il silenzio che sposi
Ave, tempo di mietitura, mieti il grano
E quando lo mangerai sarò obsoleto
Una vita così breve
Diciassette o tre o più ho aspettato così a lungo per salutare il sole