| Io e il mio amico non abbiamo dormito insieme.
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| Fumammo tranquillamente in veranda.
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| E per qualche motivo si sono ricordati a lungo e in dettaglio
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| Il nostro ultimo rafting su Marsiandi,
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| Notti calde alle rapide,
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| Movimento planetario del cielo
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| E la mia regina, che era un po' annoiata,
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| Nella capitale e sui rendimenti.
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| Ricordo ancora la strada
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| Dove qualcuno ti dice:
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| "Saluto in te il Dio che mi ha incontrato!"
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| I cappelli Annapurna sono come lo zucchero
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| Si alzarono sopra il latte della nebbia.
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| Era chiaro che la regina e lo stregone tibetano
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| Non curerà l'autoinganno.
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| palme morbide rosa
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| Con raggi rosa delle dita,
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| E più occhi nella foto della notte, come un gatto,
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| Da te e dai tuoi servi nepalesi.
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| E finì quando la strada
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| Accanto al fuoco di bambù
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| Ho accolto Dio in te, abbracciandomi.
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| Bufalo dalle corna pressate,
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| Come per paura o vento,
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| Nel separarti, hai toccato le tue mani sottili,
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| E la tristezza non era evidente.
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| Sei una normale regina
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| È ora che io torni, come prima,
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| Ebbene, cosa sta succedendo nell'anima di ognuno di noi...
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| E i conduttori non possono indovinare.
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| Davanti a noi di nuovo la strada
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| Dalla soglia del grande giorno,
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| E saluto Dio in te, lasciandomi andare.
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| Non abbiamo dormito insieme ad un amico,
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| Fumammo tranquillamente in veranda.
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| E per qualche motivo si sono ricordati a lungo e in dettaglio
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| Il nostro ultimo rafting su Marsiandi.
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| E un po' d'acqua è sgorgata
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| La regina ora ne ha un'altra,
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| Saluto Dio in te che bevi con me.
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| 19 gennaio 2003 |