Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Solemn Show World, artista - Parts & Labor. Canzone dell'album Receivers, nel genere Альтернатива
Data di rilascio: 20.10.2008
Etichetta discografica: Jagjaguwar
Linguaggio delle canzoni: inglese
Solemn Show World(originale) |
I remember I recall frozen streets and ice and white and blue |
Detritus of last night’s songs, toes so numb I wish the day were through |
I’m never now but here somehow the details starkly true |
This room could be off any hall that window open bright to any view |
Still I strain to take it all in, colors all at once many and few |
A blander panorama bleached by pasts that I once knew |
Slender February pall no our fenders icicles that grew |
Morning churns hungover calls operators standing by for you |
The weather dropping off the walls, I’m buried like the truth |
Wires tangled up they crawl through the trees that camouflage their ruse |
Single cliche raven caws savoring the metaphors abused |
The innocence, the wait involved before that black bird flew |
Cancel out this awkward pause, a pseudo system shiftily pursued |
Sitting on a couch in thaw at the mercy of mistakes accrued |
A somewhere like the others sorely lacking in the new |
And the droning of commuter cars |
Hollow diners empty bars |
A solemn show world offs itself for you |
Escape the house that looks like all the others in a sinking mass produced |
Towns as wide as they are tall shrinking in a dwindling debut |
I’ve left it now but still somehow |
I’m sitting there eroding stare |
The blanket’s cold |
(traduzione) |
Ricordo di ricordare strade ghiacciate e ghiaccio e bianco e blu |
Detriti delle canzoni di ieri sera, dita dei piedi così intorpidite che vorrei che la giornata fosse finita |
Non sono mai adesso, ma qui in qualche modo i dettagli sono assolutamente veri |
Questa stanza potrebbe essere fuori da qualsiasi corridoio con una finestra aperta a qualsiasi vista |
Eppure mi sforzo di prendere tutto dentro, colori tutti insieme tanti e pochi |
Un panorama blando sbiancato dal passato che conoscevo una volta |
Lo snello drappo di febbraio non ha i ghiaccioli dei nostri parafanghi che sono cresciuti |
I pasticci mattutini i postumi di una sbornia chiamano gli operatori in attesa per te |
Il tempo che cade dai muri, sono sepolto come la verità |
I fili aggrovigliati strisciano tra gli alberi che mascherano il loro stratagemma |
Un unico cliché raven gracchia assaporando le metafore abusate |
L'innocenza, l'attesa prima che quell'uccello nero volasse |
Annulla questa pausa imbarazzante, un pseudo sistema perseguito in modo ambiguo |
Seduto su un divano in disgelo in balia degli errori accumulati |
Un da qualche parte come gli altri gravemente carente del nuovo |
E il ronzio delle auto dei pendolari |
I commensali vuoti svuotano i bar |
Un solenne mondo dello spettacolo si prepara da solo per te |
Fuggi dalla casa che assomiglia a tutte le altre in una produzione di massa che affonda |
Città tanto larghe quanto alte si stanno restringendo in un debutto in diminuzione |
L'ho lasciato ora ma ancora in qualche modo |
Sono seduto lì a erodere lo sguardo |
La coperta è fredda |