Sono partito prima che sorgesse il sole
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Ha portato la mia luce e la mia canoa
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Convinto che fosse tutto ciò di cui avevo bisogno
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Dio sa che non era vero...
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Quindi ho tenuto la mia lanterna bassa, finché la mia casa non è stata nascosta
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E a poco a poco raggiunsi l'oceano, mentre il giorno faceva il suo debutto
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E nella nebbiosa mattina d'estate, mi sono ritrovato sotto attacco
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E nel panico di quell'acqua, sapevo che non si poteva tornare indietro
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Così ho fatto la pace e ho impostato la rotta per un'isola a ovest
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Perché su quella riva del sicomoro, mi ritroverò un po' di riposo
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Una volta che ho nascosto la mia barca e coperto i remi, sono caduto in quell'ombra
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E ho sognato che alla mia vecchiaia matura ero di nuovo in seconda elementare
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E mia mamma mi stava chiamando e l'autobus è arrivato lungo la mia strada
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Ma non sapevo che scarpe indossare e non riuscivo a trovare i miei piedi
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Così ho fluttuato lungo il corridoio, attraverso la porta, e tutto è diventato pallido
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Sono salito a bordo di quell'autobus giallo mentre si è trasformato in una balena
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E poi mi ha inghiottito per intero, sì mi ha sbattuto tutto intorno
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Ebbene, mi ha masticato e mi ha sputato fuori, miglia da terra
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E mi stavo innamorando dell'acqua che bolliva in una tazza
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E ho provato a urlare, ma non avevo vapore, ed è allora che mi sono svegliato
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Quando sono tornato in vita ero così confuso, per quanto tempo ho dormito?
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La solitudine che ho provato in quel momento è bastata a farmi piangere
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Poi ho sentito la voce dentro la mia testa, ho acceso un fuoco sotto di me
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Diceva: «La tua paura costerà molto, ma il tuo coraggio viene gratis»
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Quindi ho ringraziato quella piccola isola, me ne sono andato senza cure
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Perché non so dove sto andando, ma lo saprò quando sarò lì
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E spero che non manchi a nessuno nella mia città natale
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Perché insieme lo saremo sempre, anche se io non ci sono
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E il mare vorticava come un balletto e cantava il suo dolce canto
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Ma un rombo lontano mi avvertì che non sarebbe stato così a lungo
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Così ho parlato e ho detto alla notte: «Questa vita non è solo mia
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Sono solo il tuo umile passeggero e mi fido del tuo grandioso design»
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A poco a poco le nuvole arrivarono pesantemente e le gocce di pioggia entrarono barcollando
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E le onde si sono allineate, a due a due, perché lo spettacolo sarebbe presto iniziato
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E i fulmini hanno squarciato il cielo come squali che hanno saltato un pasto
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E il vento si alzò così duro e freddo proprio come un muro d'acciaio
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Poi, all'improvviso, il mare sotto di me mi ha sollevato a un miglio di altezza
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Mentre mi scagliava sul fondo dell'oceano, udii la risposta della notte:
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«Beh, vedi, mio umile passeggero
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Il dolore che provo?
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Perché non so a dove appartieni
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E non voglio questa ruota» |