Testi di Unvollstaendigkeit - Einstürzende Neubauten

Unvollstaendigkeit - Einstürzende Neubauten
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Unvollstaendigkeit, artista - Einstürzende Neubauten. Canzone dell'album Alles Wieder Offen, nel genere
Data di rilascio: 18.10.2007
Etichetta discografica: Potomak
Linguaggio delle canzoni: Tedesco

Unvollstaendigkeit

(originale)
Man kann es nicht unbedingt Schlaf nennen
Vom einen zum anderen Pol das Ganze genauso weit entfernt
Die Träume lehnen sich über den Rand
Und starren in den Krater der verlorenen Gegenstände
Die dort unten ruhig ihre Bahnen ziehen
Sie starren unverwandt zurück
Und ich frage mich: Wieviele Dinge haben sich jetzt schon wieder
verselbständigt?
Der Koffer wurde aufgegeben
Ich hab ihn aufgegeben
Und er ist irgendwo gelandet
Wo ich nicht gelandet bin
Sein Inhalt ist Diebesgut geworden
Prise, längst versilbert, oder besser: verpulvert
Ich setz mich aufrecht
Es spielt keine Rolle, ob es nachmittags ist, abends oder mitten in der Nacht
Das Tageslicht wird mich in den Tatsachen verwickeln, die diese Zeitzone so mit
sich bringt
Draussen
Es gibt ein draussen
Aber bin ich noch vollständig genug?
Hab' ich noch alle beisammen?
Die sieben Sachen
Brille
Stift
Und Block
Karten
Geld
Pass
Und Schlüssel
Talente?
Ich hab' das mit dem draussen erst einmal gekippt
Sein und sein gelassen
Ich setz mich aufrecht
Ich räuspere den Schleim nach oben, bis ich ihn zu fassen kriege
Mit zwei Fingern ziehe ich seinen Faden aus meiner Kehle, meinem Körper
Daran hängen wie an einem Glückskettchen:
Ein Herz, meine Liebe, eine Flasche, ein Haus, eine Münze, ein Hufeisen
Eine Sechs, eine Sieben, ein Kleeblatt, ein Fisch, ein Würfel, eine 13
Eine Glocke, ein Schloss, ein Schlüssel, ein Hammer, ein Stern, der Mond,
die Sonne
Und ganz zum Schluss dann eine Putzbürste deren Borsten noch
Die letzten Reste, ein paar Klümpchen, mit nach draussen holen
Endlich sauber.
Endlich leer
Ich trinke ein grosses Glas Wasser und warte.
Was fest und in mir mich sorgte
Hängt vor mir und trocknet wie altes Gemüse, Peperoni, Dörrobst
Das Wasser findet seinen Weg.
Ich lasse es, ein letzter Strahl
Ein letztes Gas, ein Flatus
Endlich leer
Endlich leer
Ich: meine Hülle
(traduzione)
Non puoi necessariamente chiamarlo sonno
Da un polo all'altro il tutto è altrettanto lontano
I sogni vanno oltre il limite
E fissa il cratere degli oggetti perduti
Laggiù tirano tranquillamente i loro corsi
Guardano dritto indietro
E mi chiedo: quante cose sono già successe di nuovo
indipendente?
La valigia è stata registrata
Ho rinunciato a lui
Ed è atterrato da qualche parte
Dove non sono atterrato
Il suo contenuto è diventato merce rubata
Premio, da tempo argentato, o meglio: in polvere
mi siedo
Non importa se è di pomeriggio, di sera o nel cuore della notte
La luce del giorno mi coinvolgerà nel fatto che questo fuso orario è così
porta
All'aperto
C'è un esterno
Ma sono ancora abbastanza completo?
Li ho ancora tutti?
Le sette cose
bicchieri
Penna
E blocchi
carte
i soldi
passaporto
E chiavi
talenti?
Ho scaricato prima la cosa esterna
Sii e ​​stai calmo
mi siedo
Pulisco il catarro finché non riesco a trattenerlo
Con due dita tiro fuori il filo dalla mia gola, dal mio corpo
Appenderlo come su una catena portafortuna:
Un cuore, amore mio, una bottiglia, una casa, una moneta, un ferro di cavallo
Un sei, un sette, un trifoglio, un pesce, un dado, un 13
Una campana, una serratura, una chiave, un martello, una stella, la luna,
il Sole
E poi alla fine una spazzola per la pulizia le cui setole sono ancora lì
Porta con te gli ultimi pezzetti, qualche grumo, fuori
Finalmente pulito.
Finalmente vuoto
Bevo un bicchiere d'acqua e aspetto.
Ciò che fermamente e in me mi preoccupava
Si appende davanti a me e si asciuga come le vecchie verdure, i peperoncini piccanti, la frutta secca
L'acqua trova la sua strada.
Lo lascio, un ultimo raggio
Un ultimo gas, una flatulenza
Finalmente vuoto
Finalmente vuoto
Io: il mio guscio
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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