Testi di Woundwort - Fall Of Efrafa

Woundwort - Fall Of Efrafa
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Woundwort, artista - Fall Of Efrafa. Canzone dell'album Inle, nel genere
Data di rilascio: 23.04.2009
Etichetta discografica: ALERTA ANTIFASCISTA
Linguaggio delle canzoni: inglese

Woundwort

(originale)
At the crux of our nation,
the cornea dies.
Spills out dissension,
a barrage of cries.
Written in looks and glanced rebellion,
we gather these ugly wounds,
weep words opposition.
Tilled fields bare bitter fruit,
tendrils like needles furrow and root.
Clasped hands dig nails through skin and through wood,
gouge out the terms of our parenthood.
Those who would summon,
to court these assumptions,
to cut out the blemish of the idiot prince.
The godhead resides within the welt of coercion,
defiles the virtue of all our children.
The accent of piety,
the idiot prince.
Pigheaded,
exalted and guilty as sin.
We no longer cower in his necrotic penumbra,
the prophetic repugnance wore out long ago.
the call is heard,
the word is given,
the throng descends upon his eminence.
Attempted offerings,
he weeps in his woe.
The walls of his womb rock to an fro.
We will come knocking,
with baited breath,
the scent of the apostate rife with repent.
With icons dismantled,
the firmament cleansed.
We carve out new effigies and runes in the sand.
Faces of kindred,
faces of kind,
the worship of kinship fuels starving minds.
Where we lay,
we will build.
Though we may falter,
we will build.
The onus of power shifts in its cradle,
the locks on the doors brittle,
unable.
We splinter the timber, stand over the general.
The jabbering magnate,
dethrowned and devoured.
Dismember!
Scour this mantle!
We lingered far too long.
Smelt the chains!
Leave nothing unturned!
We suffered far too long.
(traduzione)
Al punto cruciale della nostra nazione,
la cornea muore.
Sprigiona il dissenso,
una raffica di grida.
Scritto in sguardi e sguardi ribelli,
raccogliamo queste brutte ferite,
piangere parole opposizione.
I campi coltivati ​​portano frutti amari,
viticci come aghi solco e radice.
Mani giunte scavano unghie attraverso la pelle e attraverso il legno,
cancellare i termini della nostra paternità.
Coloro che vorrebbero convocare,
per corteggiare queste ipotesi,
per eliminare la macchia del principe idiota.
La divinità risiede nell'onda della coercizione,
contamina la virtù di tutti i nostri figli.
L'accento della pietà,
il principe idiota.
testardo,
esaltato e colpevole come il peccato.
Non ci nascondiamo più nella sua penombra necrotica,
la ripugnanza profetica si è esaurita molto tempo fa.
la chiamata viene ascoltata,
la parola è data,
la folla discende su sua eminenza.
Tentate offerte,
piange nel suo dolore.
Le pareti del suo grembo oscillano da un lato all'altro.
Verremo a bussare,
col fiato sospeso,
il profumo dell'apostata pieno di pentimento.
Con le icone smantellate,
il firmamento purificato.
Ritagliamo nuove effigi e rune nella sabbia.
Volti di parentela,
volti gentili,
il culto della parentela alimenta le menti affamate.
Dove siamo sdraiati,
costruiremo.
Anche se possiamo vacillare,
costruiremo.
L'onere dei cambiamenti di potere nella sua culla,
le serrature delle porte fragili,
incapace.
Noi scheggiamo il legname, sosteniamo il generale.
Il magnate ciarlatano,
spodestato e divorato.
Smembrare!
Pulisci questo mantello!
Abbiamo indugiato troppo a lungo.
Annusa le catene!
Non lasciare nulla di intentato!
Abbiamo sofferto troppo a lungo.
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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