Recentemente ho un solo interlocutore che sa ascoltare e capire.
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Sono stanco di condividere con facce di pietra.
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Per loro, i miei piani ei miei principi sono strane favole.
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Si sono arrabbiati e le conversazioni sono diventate un blitz.
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Mi danno consigli, in loro consigliano posti in ospedale.
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Ma, con lui in ciascuna delle paludi, entrambi i gomiti.
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Ma, con lui, ogni monologo è diventato un dialogo.
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Per altri, sono un tipo che smette di moda, dicono che ha dato tanto.
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Sono un fantino per loro, perché non possono vedere i miei piedi sui ponti.
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Il destino è una cagna malvagia: colpi di scena, non rompere il sistema.
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C'è un assistente nel tuo cuore, dicono: "Apri la tua anima non alle pareti".
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La prossima volta che avrete tutti bisogno di una conversazione -
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Dirò che le parole nelle tue orecchie sono più importanti del cerume.
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È l'unico che, anche se il risentimento punge,
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Costruire di nuovo una faccia malvagia, ma mi parlerà.
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Il dolore si annida nell'anima e se non ha senso essere arrabbiati...
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Rimango in dialogo con me stesso, con me stesso!
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Coro:
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Non taccio, non taccio - parlo a me stesso,
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Dopotutto, non voglio, non voglio condividere la vita, capire, con te.
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Da solo, da solo, e non ha senso urlare dietro di me.
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Nelle mani della sua croce, e il suo cielo sulle sue spalle.
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Solo il cielo antracite poggia sulle mie spalle...
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Sulle spalle…
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Ho il tuo aspetto indifferente.
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Lascia che sia, finché non c'è felicità, e mentre la fortuna è rara.
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Domani sarò io a rompere le classifiche.
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Chi si lascia trasportare dalla carta, dove tutti urlano qui.
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Uno è geloso, l'altro non vede nulla.
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Il terzo sostiene, anche se non gli importa!
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Fanno fumo, avvisandomi che si battono con la fronte -
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Non sapendo come voglio alzarmi in piedi!
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Non ci permetterò di vivere nella noia per giorni -
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Quindi sto urlando, quindi sono strappato, * uh, dai tendini.
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Il dolore si annida nell'anima, e se non ha senso arrabbiarsi...
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Rimango in dialogo con me stesso, con me stesso!
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Coro:
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Non taccio, non taccio - parlo a me stesso,
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Dopotutto, non voglio, non voglio condividere la vita, capire, con te.
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Da solo, da solo, e non ha senso urlare dietro di me.
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Nelle mani della sua croce, e il suo cielo sulle sue spalle.
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Non taccio, non taccio - parlo a me stesso,
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Dopotutto, non voglio, non voglio condividere la vita, capire, con te.
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Da solo, da solo, e non ha senso urlare dietro di me.
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Nelle mani della sua croce, e il suo cielo sulle sue spalle.
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Solo il cielo antracite poggia sulle mie spalle... |