Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Flesh To Nothing, artista - Khemmis. Canzone dell'album Desolation, nel genere
Data di rilascio: 21.06.2018
Etichetta discografica: Nuclear Blast Entertainment
Linguaggio delle canzoni: inglese
Flesh To Nothing(originale) |
On my knees again in familiar lands |
Echoes pierce the dark and to the left he stands |
Open yourself to me and take the eucharist |
Climbing down my throat, the snake begins to hiss |
In this past I hide, still you feel me |
Rings of smoke obscure my eyes |
The memory, the loss and shame, don’t define me |
But I fear that is a lie |
Lost forever in the tides |
Of a voice that’s calling from inside |
Words are locusts, scratching out our eyes |
We’re bondsmen feigning freedom but ensnared |
Silent passenger, he who guides my way |
Chained within my mind until the end of days |
No one escapes his wrath, for he is always near |
Clinging to my neck, paralyzed with fear |
From depths I cry, no one answers |
Overtaken by the tides |
Deep inside, a spark remains, growing stronger |
Let the blaze consume the binds |
Run away, cast off his weight |
Remove the shackles |
Take the reigns while I have time |
This body, no longer a vessel |
From flesh to scars to flesh to nothing |
In his empty promise, I reject that I am broken |
Make way, I have time |
(traduzione) |
Di nuovo in ginocchio in terre familiari |
Gli echi squarciano l'oscurità e a sinistra sta in piedi |
Apriti a me e accetta l'Eucaristia |
Salendo giù per la mia gola, il serpente inizia a sibilare |
In questo passato mi nascondo, ancora mi senti |
Anelli di fumo oscurano i miei occhi |
Il ricordo, la perdita e la vergogna non mi definiscono |
Ma temo che sia una bugia |
Perso per sempre nelle maree |
Di una voce che chiama dall'interno |
Le parole sono locuste, che ci graffiano gli occhi |
Siamo schiavi che fingono di libertà ma intrappolati |
Passeggero silenzioso, colui che guida la mia strada |
Incatenato nella mia mente fino alla fine dei giorni |
Nessuno sfugge alla sua ira, perché è sempre vicino |
Aggrappato al mio collo, paralizzato dalla paura |
Dal profondo piango, nessuno risponde |
Superato dalle maree |
Nel profondo, rimane una scintilla, che diventa più forte |
Lascia che la fiamma consumi i legami |
Scappa, scarica il suo peso |
Rimuovere le catene |
Prendi le redini finché ho tempo |
Questo corpo, non più un recipiente |
Dalla carne alle cicatrici, dalla carne al nulla |
Nella sua vana promessa, rifiuto di essere rotto |
Fatti largo, ho tempo |