Testi di Lucid Endlessness - Lantern

Lucid Endlessness - Lantern
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Lucid Endlessness, artista - Lantern.
Data di rilascio: 23.03.2017
Linguaggio delle canzoni: inglese

Lucid Endlessness

(originale)
My prospects, hopes and dreams;
All drowned as callously
Deep down in the seething, hoary depths
The lips of the orifice of rebirth
Disgustingly they throb
Watching terrors, one by one
Emerge in raw and unimpeded violence
With the rage of suns
Succumbing to the bane to come;
In fragments nowhere-bound
I linger on in halls of stained vermillion
I join as one with nightmares old as stars of Scorpius
My being but a torch in the strange horizon
Debris caught in a cyclone: nothing I am, no more
No walls remain to seal the endless cold
Deprived of the «I»
In a mercurial insight
Of this cosmic womb, of all times
Of worlds designed to die
On through the cold view
The silver endlessness
Nothing… nowhere
As in a dream
Reaching for death
…A sombre descent lies ahead
The outer reach brooding like a tumour over me
And with the ardour of a snake hunting for prey
The salivating orifice lay lusting to swallow my being
The struggles vain:
The aspirations for a higher entity
Now slipping out of reach
Into bowels of flesh
Disintegrated by the reek
The acidity of the earthly decree
In a storm of carnal need
The true crown withers away
Fleeting… seething…
The impregnation of the soul
Into measurable forms
Of mortal existence
Sleeping… breathing…
The parasitic embryo
Shaping in the foetal mould
Gathering its strength
For eating through
The vaginal phlegm
To be reborn
(traduzione)
Le mie prospettive, speranze e sogni;
Tutti annegati come insensibili
Nel profondo delle profondità ribollenti e canute
Le labbra dell'orifizio della rinascita
Pulsano disgustosamente
Guardare i terrori, uno per uno
Emergi in una violenza cruda e senza ostacoli
Con la rabbia dei soli
Soccombere alla rovina a venire;
In frammenti non legati da nessuna parte
Mi soffermo nelle sale di vermiglio macchiato
Mi unisco agli incubi vecchi come le stelle di Scorpius
Il mio essere solo una torcia nello strano orizzonte
Detriti catturati in un ciclone: ​​niente sono, niente di più
Non rimangono muri per sigillare il freddo infinito
Privo dell'«io»
In una intuizione mercuriale
Di questo grembo cosmico, di tutti i tempi
Di mondi progettati per morire
Attraverso la vista fredda
L'infinito argento
Niente... da nessuna parte
Come in un sogno
Raggiungere la morte
…Ci aspetta una cupa discesa
La parte esterna rimugina su di me come un tumore
E con l'ardore di un serpente a caccia di prede
L'orifizio sbavante giaceva bramoso di ingoiare il mio essere
Le lotte vane:
Le aspirazioni per un'entità superiore
Ora sfugge alla portata
Nelle viscere di carne
Disintegrato dal fetore
L'acidità del decreto terreno
In una tempesta di bisogno carnale
La vera corona appassisce
Fuggevole... ribollente...
L'impregnazione dell'anima
In forme misurabili
Di esistenza mortale
Dormire... respirare...
L'embrione parassitario
Modellatura nello stampo fetale
Raccogliendo la sua forza
Per mangiare
La flemma vaginale
Per rinascere
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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