Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Reflections, artista - Trial. Canzone dell'album Are These Our Lives?, nel genere Хардкор
Data di rilascio: 10.11.2008
Etichetta discografica: Panic
Linguaggio delle canzoni: inglese
Reflections(originale) |
The wreckage of humanity has been strewn across the land |
And now the hour of desperation is at hand |
We the maggots feed off the dead |
Seeking solace in a bed of broken glass |
We bleed infected water |
Beneath bright skins of polished steel |
Through empty, yearning, starved and frustrated hearts |
Which long for risk and reason |
This is a standard and sterile half-life to lead |
Empty facades conceal slow decay |
Within these new dark ages which breed discontent |
To give up all hope to see the dawn |
Reveals a victims face beneath the veneer |
Struggling to show that it’s been wronged |
Led astray by the myths of the father |
With ancient wounds often ignored |
Fighting for scraps from the table |
While slowly we rot on the floor |
Struggling for balance amid these unholy lies |
Reflecting terror and chaos |
We are born into suffering |
With constructs, icons, idols and eyes |
Which manifest and forecast our fear of our own demise |
But on the eve of the apocalypse |
You can burn these words into my flesh: |
«we are the tortured and insane disillusioned and mundane |
Unknown and unnamed desperate and enslaved |
And we want something more» |
(traduzione) |
Il relitto dell'umanità è stato sparso per la terra |
E ora l'ora della disperazione è vicina |
Noi i vermi ci nutriamo dei morti |
Cerco conforto in un letto di vetri rotti |
Sanguiniamo acqua infetta |
Sotto la lucente pelle di acciaio lucido |
Attraverso cuori vuoti, desiderosi, affamati e frustrati |
Che bramano il rischio e la ragione |
Questa è un'emivita standard e sterile da condurre |
Le facciate vuote nascondono un lento decadimento |
All'interno di questi nuovi secoli bui che alimentano il malcontento |
Per rinunciare a ogni speranza di vedere l'alba |
Rivela una faccia della vittima sotto l'impiallacciatura |
Lottando per dimostrare di aver subito un torto |
Fuorviato dai miti del padre |
Con antiche ferite spesso ignorate |
Combattere per gli avanzi della tavola |
Mentre lentamente marciamo sul pavimento |
Lottando per l'equilibrio in mezzo a queste empie bugie |
Riflettendo terrore e caos |
Siamo nati nella sofferenza |
Con costrutti, icone, idoli e occhi |
Che manifestano e prevedono la nostra paura della nostra morte |
Ma alla vigilia dell'apocalisse |
Puoi bruciare queste parole nella mia carne: |
«noi siamo i torturati e i pazzi disillusi e banali |
Sconosciuti e senza nome disperati e ridotti in schiavitù |
E noi vogliamo qualcosa di più» |