| Nel secolo scorso, da cinque a cinquanta,
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| all'apertura della fontana fumai una canna,
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| voci sibilanti dagli altoparlanti nel cielo,
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| Kai Metov, Apina, Buynov - pop feroce.
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| Le mamme sono vestite bene, i padri sono appena rasati,
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| bambini con il gelato - figlio, asciugati le guance, tu
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| non entrare in acqua - è troppo tardi, almeno spremerti fuori,
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| Grazie a Dio non è aprile, ma maggio.
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| Ragazza - Kenzo, ragazzo - Wang Meng Show,
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| lei ha un anello al naso, lui ha una cucitura fresca,
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| nel lettore Zemfira e nel registratore radio Kuchin,
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| Un'intera vita davanti: la nostra fortunata occasione.
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| Mi ha scosso, eccomi qui, di nuovo qui,
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| No, non immaginavo, sono sobrio oggi.
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| E in quella fontana ci sono mozziconi di sigaretta e monete,
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| ei bambini hanno vomitato a maggio.
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| Quindi, gioventù, addio, la fontana si è prosciugata,
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| ci saranno le nonne, vieni, gonfiamoci.
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| Ho comprato del cibo in un bar, l'ho dato ai cani senza casa,
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| mollica di pane sbriciolata per colombe di roccia.
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| Tu voli all'indirizzo, ti siedi sul davanzale,
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| aspetta che suo marito lasci il colonnello,
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| bussare con la cifra che ho bussato alla porta,
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| lei conoscerà e capirà - mi sei mancato.
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| Ci vediamo alla fontana
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| il dolore laverà via con gocce d'acqua,
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| dove i fiori non appassiscono più,
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| sembra che siamo ubriachi al mattino. |
| Dopotutto, noi
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| ci vediamo alla fontana
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| il dolore laverà via con gocce d'acqua,
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| dove i fiori non appassiscono più,
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| sembra che siamo ubriachi al mattino. |
| Dopotutto, noi
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| ci vediamo alla fontana
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| il dolore laverà via con gocce d'acqua,
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| dove i fiori non appassiscono più,
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| sembra che siamo ubriachi al mattino. |
| Dopotutto, noi
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| ci vediamo alla fontana... |