Traduzione del testo della canzone Stillborn Gods - Horrendous
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi leggere il testo della canzone Stillborn Gods , di - Horrendous. Canzone dall'album Anareta, nel genere Data di rilascio: 29.10.2015 Limitazioni di età: 18+ Etichetta discografica: Dark Descent Lingua della canzone: Inglese
Stillborn Gods
(originale)
In the mist, moon-drenched
Time ticks with stillness
Languid ether
Steel and sinew, cartilage and chrome
An entity with endless gaze
Cold, vermillion eyes infinite stare
Materialized in shadow and torn from the veil
Emerge the thorned tree of suffering
His celestial burden
Screams echo off the solid forms that once flowed as fluid time
Abomination
Rivers of epoch, entire eras carved into inanimate flesh
Streaks of blood-red veins etched on a cruel landscape
Thrown into the throes of cosmic cessation
Steel and sinew, cartilage and chrome
An entity with endless gaze
Cold, vermillion eyes infinite stare
Materialized in shadow and torn from the veil
Our vermillion dream once breathed essence
We crafted the sun with an aura of hate
Setting the dunes ablaze
Moon-frosted by night
A stillborn god
Presides on an empty throne
Orchestrating jaws
Of nihilism
Teeth rip us from reality
Clamping, suffocating
Meaning projected onto
A fabric of nothingness
Lost, our fragile
Dreaming of existence
(traduzione)
Nella nebbia, intriso di luna
Il tempo scorre con la quiete
Languido etere
Acciaio e tendini, cartilagine e cromo
Un'entità con uno sguardo infinito
Occhi freddi e vermigli sguardo infinito
Materializzato nell'ombra e strappato dal velo
Emerge l'albero spinoso della sofferenza
Il suo fardello celeste
Le urla echeggiano sulle forme solide che un tempo scorrevano come tempo fluido
Abominio
Fiumi d'epoca, intere epoche scolpite nella carne inanimata
Striature di vene rosso sangue incise su un paesaggio crudele
Gettato in preda alla cessazione cosmica
Acciaio e tendini, cartilagine e cromo
Un'entità con uno sguardo infinito
Occhi freddi e vermigli sguardo infinito
Materializzato nell'ombra e strappato dal velo
Il nostro sogno vermiglio una volta respirava l'essenza