Abbassano i tavoli nel cortile dalle assi,
|
Finché non lo coprono, bussano al domino.
|
I giorni di maggio sono più lunghi delle notti di dicembre,
|
Ma il tempo si trascina e tutto è deciso.
|
Già le lampade prebelliche stanno bruciando a pieno regime -
|
E dalle finestre Mosca fissava i prigionieri...
|
E da qualche parte un soldato era ancora spinto nel cuore con un frammento,
|
E da qualche parte gli scout devono imparare una lingua.
|
Ora i banner sono in fase di aggiornamento. |
E costruiscono in colonne.
|
E i ciottoli della piazza sono puliti come il parquet del pavimento.
|
Eppure i livelli vanno e vanno in Occidente.
|
E le donne nelle retrovie vengono al funerale.
|
Non ubriaco per il gusto dell'acqua di sorgente,
|
Non comprato per le future fedi nuziali -
|
Tutto è stato spazzato via dal flusso della sventura della gente,
|
Che finalmente finisce.
|
Le croci fatte di strisce di carta sono state strappate dal vetro.
|
Ecco le tende - abbassate! |
Il blackout è inutile.
|
E da qualche parte l'alcol viene distribuito prima del combattimento da una fiaschetta,
|
Scaccia tutto - sia il freddo, la paura e la peste.
|
Le icone sono già state ripulite dalla fuliggine delle candele.
|
Sia l'anima che la bocca fanno sia la preghiera che la poesia.
|
Ma con una croce rossa, tutti vanno e vengono a scaglioni,
|
Anche se le perdite secondo i rapporti non sono così grandi.
|
I giardini stanno già fiorindo ovunque.
|
E la terra si scaldò, e l'acqua nei fossati.
|
E presto la ricompensa per le fatiche militari -
|
Cuscino d'erba fresca nelle teste.
|
Gli aerostati non incombono più sulla città.
|
Le sirene tacquero, preparandosi a suonare la vittoria.
|
E i comandanti di compagnia avranno ancora tempo per andare dai comandanti di battaglione,
|
Chi può ancora essere facilmente ucciso.
|
Le fisarmoniche da trofeo hanno già suonato,
|
Quindi si ascoltano i giuramenti di vivere in armonia, amore,
|
senza debito
|
Eppure i treni vanno e vengono in Occidente,
|
E ci sembrava che non ci fossero più nemici. |