Testi di Fathom Infinite Depth - Archspire

Fathom Infinite Depth - Archspire
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Fathom Infinite Depth, artista - Archspire. Canzone dell'album The Lucid Collective, nel genere
Data di rilascio: 28.04.2014
Etichetta discografica: Season of Mist
Linguaggio delle canzoni: inglese

Fathom Infinite Depth

(originale)
There is a pit I may have dug within one single frozen moment
In it lurks a haunting endless multitude of vile incarnate
We now are linked, I have become it’s counter-part
Its mindless pawn
Relentlessly racing encircling curse
Blistering, this unrelenting becoming to excavate
The rancid soil that lay upon the artifact
Why is my hand gone?
Constant begging, Pleading, Screaming
I attempt to reason with the recess
Fusing with the elder’s vision, to see as it sees
Does it hear me?
For I now hear it
This pit the past, and I the present
Deep behind my eyes we merge as one
This tunnel is the retina of the Ancients eye
Spewing forth from it’s dark chasm
The entangled, deranged, Constant vile constructs of the onyx
What lay beneath my eyes, exhumed from evermore
Our minds unable to measure
How minute yet immense the grasp of this vacuous gash
Excavating the pits innards
Bore an object that of which I craved possession
Slime, Reflective
I reach down to grab it, It eats my hand
Leaves my limb dripping
A taste of what awaits
I will take it to my casket, this incessant mesh of madness
My son and wife, and hand, and mind have left me
Incineration of my sanity leading me closer to death
Yet I must illuminate its fathomless depth
Emanating forces from this unearthly twisted retinal orifice
Drag me down at night to reveal
The awful dwellings of it’s depths below
Crepuscular visions of vastness haunting me
Trapping me.
Taunting me.
Draining me
Slithering liquid breathing
Black ooze leaking from my wounded limb
Insatiable, it’s gluttony to be fed
I want to wake up
I awake to find I’m staring
Oblivious into the pit that I have dug
Revolted yet I cannot turn away
Man’s attempt to fathom the infinite depth, lurking within finite matter
Man can’t fathom
Fuelling my crippling phobia of infinity
Consuming all within it’s potent grasp
After tasting my hand it demands more and more flesh
It sucks in stray birds from the withered grey sky
In fever I erode my fears.
Digging ever deeper still
As past, present and future collide
What remained of my mind is now crawling away
With the one hand that I have left
I wield the shovel that digs beyond earth
Through the dirt.
Through my eyes
Through the worms.
Through the world
As it stares deep into me, I respond with equal enquiry
Demented sycophantic liquid doppelgangers
Leak out to our surface
In search of life to feed into the gape
Taking over the world we know, as I join the world below
Merging with the spiralling retina of the mind’s eye
Altered, I face all my hells
Inside this pit I can’t crawl out
Man’s attempt to fathom the infinite depth, lurking within finite matter
Past the timeless tunnel awaits
Life in mass-less hyper state
Wake!
(traduzione)
C'è una fossa che potrei aver scavato in un solo momento congelato
In esso si nasconde un'inquietante moltitudine infinita di vili incarnati
Ora siamo collegati, io sono diventato la sua controparte
La sua pedina senza cervello
Corse incessantemente contro la maledizione
Vesciche, questo inesorabile divenire a scavare
Il terreno rancido che giaceva sul manufatto
Perché la mia mano è sparita?
Implorazione costante, supplica, urla
Tento di ragionare con la pausa
Fondersi con la visione dell'anziano, per vedere come vede
Mi sente?
Perché ora lo sento
Questa fossa il passato e io il presente
Dietro i miei occhi ci fondiamo come uno
Questo tunnel è la retina dell'occhio degli antichi
Sputando fuori dalla sua voragine oscura
Gli intricati, squilibrati, Costanti vili costrutti dell'onice
Quello che giaceva sotto i miei occhi, riesumato da sempre
Le nostre menti incapaci di misurare
Com'è minuta ma immensa la presa di questo squarcio vuoto
Scavo delle interiora delle fosse
Portava un oggetto di cui desideravo possedere
Melma, Riflettente
Mi allungo per prenderlo, Mi mangia la mano
Lascia il mio arto gocciolante
Un assaggio di ciò che ti aspetta
Lo porterò nella mia bara, questa incessante rete di follia
Mio figlio, mia moglie, la mia mano e la mia mente mi hanno lasciato
L'incenerimento della mia sanità mentale mi porta più vicino alla morte
Eppure devo illuminare la sua insondabile profondità
Forze emanate da questo orifizio retinico contorto ultraterreno
Trascinami di notte per rivelarlo
Le terribili dimore delle sue profondità sottostanti
Visioni crepuscolari di vastità mi perseguitano
Intrappolandomi.
Mi prende in giro.
Mi prosciuga
Respirazione liquida strisciante
Melma nera che fuoriesce dal mio arto ferito
Insaziabile, è gola essere nutriti
Voglio svegliarmi
Mi sveglio per scoprire che sto fissando
Ignaro nella fossa che ho scavato
Ribellato ma non posso voltare le spalle
Il tentativo dell'uomo di sondare la profondità infinita, in agguato all'interno della materia finita
L'uomo non riesce a capire
Alimentando la mia paralizzante fobia dell'infinito
Consumare tutto dentro di sé è potente
Dopo aver assaggiato la mia mano, richiede sempre più carne
Aspira gli uccelli randagi dal cielo grigio appassito
Nella febbre, erodo le mie paure.
Scavando sempre più a fondo
Come passato, presente e futuro si scontrano
Ciò che è rimasto della mia mente ora sta strisciando via
Con una mano che mi è rimasta
Brandisco la pala che scava oltre la terra
Attraverso la sporcizia.
Attraverso i miei occhi
Attraverso i vermi.
Attraverso il mondo
Mentre mi fissa in profondità, rispondo con uguale domanda
Doppelganger liquidi servili dementi
Perdite sulla nostra superficie
Alla ricerca della vita da nutrire nel vuoto
Conquistare il mondo che conosciamo, mentre io mi unisco al mondo sottostante
Fondersi con la retina a spirale dell'occhio della mente
Alterato, affronto tutti i miei inferni
All'interno di questa fossa non riesco a strisciare fuori
Il tentativo dell'uomo di sondare la profondità infinita, in agguato all'interno della materia finita
Passato il tunnel senza tempo attende
La vita in un iperstato senza massa
Veglia!
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

Condividi la traduzione della canzone:

Scrivi cosa ne pensi dei testi!

Altre canzoni dell'artista:

NomeAnno
Drone Corpse Aviator 2021
Golden Mouth of Ruin 2021
Involuntary Doppelgänger 2017
Human Murmuration 2017
Remote Tumour Seeker 2017
Acrid Canon 2021
Relentless Mutation 2017
Calamus Will Animate 2017
Scream Feeding 2014
A Dark Horizontal 2017
Lucid Collective Somnambulation 2014
The Mimic Well 2017
Spontaneous Generation 2014
The Plague of Am (Cogito Ergo Sum) 2014
Join Us Beyond 2014
Seven Crowns and the Oblivion Chain 2014

Testi dell'artista: Archspire