| I miei sogni sono dei più tortuosi,
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| Visioni orrende di dolore e tormento,
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| Incubi cupi, visioni di morte che mi sfregiano
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| Come un rasoio al mio polso.
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| Il sonno è ciò che ora sono senza,
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| Inquieto mi ritrovo spesso,
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| Alla mercé dei miei pensieri suicidi e della Miseria.
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| Oltre i veli dell'esistenza negativa vado,
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| A dove il freddo nel mio cuore è corrispondente ai miei dintorni,
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| Gelo, foreste isolate e cimiteri infiniti,
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| Suonano sempre le campane funebri, ma nessuno è qui per morire che non l'abbia già fatto.
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| Mi sento ora, e la consapevolezza è ancora in crescita,
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| Che sono tutt'uno con la morte,
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| Che io sappia di morire,
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| E la mia morte non tarderà ad aspettare.
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| Il cupo, depressivo senso di affetto che una volta ha mostrato,
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| Ora mi rendo conto che è persa, ammantata nel sudario che la ricopre.
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| È morta senza processione,
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| La sua cerimonia funebre era tra le mie braccia.
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| E ancora,
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| Ero ancora il suo unico assistente ai suoi ultimi respiri,
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| In piedi sotto la pioggia con la brezza delicata che mi raffredda ulteriormente.
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| Non mi sento come se la felicità e la positività fossero cose a cui non vorrei aderire
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| in me,
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| Ma che non posso più, perché la speranza non è più qualcosa che riconosco,
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| Ho rinunciato da tempo alla vita e che qualcosa possa togliere questo dolore,
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| Perché tutte le cose che hanno mai avuto cura di me sono andate e sono morte.
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| È stata l'ultima per cui ho pianto,
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| Adesso,
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| Le lacrime sono un'uscita inutile e vuota del mio dolore che nasconde,
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| Perché a che punto c'è da piangere,
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| Quando saprò che nessuno vedrà mai più la mia faccia.
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| L'ultima che potevo darle era una fossa scavata rozzamente,
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| E la macchia di lacrime e sangue schizzò sulla sua guancia,
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| Diventando freddo, accumulando decadimento,
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| La sua bellezza mortale si è rovinata e marcisce sotto la terra congelata.
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| Ma la sua anima andrà avanti.
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| Sono maledetto, infelice,
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| Rimango.
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| Che punto c'è?
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| Lungo il sentiero del dolore camminerò, e lungo il sentiero della morte camminerò
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| trascendere.
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| L'aria diventa più fredda di giorno in giorno,
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| Sto perdendo forza e mi stanco di questa maledizione della carne.
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| Lasciatemi morire.
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| Signore Satana, lasciami morire.
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| Afferra da me la vita e il sudicio sangue umano che spinge attraverso il mio corrotto
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| vene.
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| Ci deve essere una via d'uscita.
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| Ci deve essere una via d'uscita.
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| La mia pelle sta diventando più pallida mentre vago per le terre maledette più estreme,
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| Funerale e così cupo
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| I miei occhi sono consumati e i miei polsi sono a brandelli,
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| La mia gola è tagliata,
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| Io sanguino.
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| Sono perso in una percolazione sconcertante, lasciando dietro di me la neve rosso sangue,
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| Ma a chi importa?
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| Chi se ne frega e l'ha mai fatto comunque?
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| Tutti coloro che potrebbero avere stanno marcendo e corrodendo sotto il freddo terreno invernale.
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| Sto morendo, nulla è rimasto, mi rendo conto del nichilismo e mi rendo conto della solitudine.
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| Morte, prendimi tra le tue braccia; |
| Ho aspettato così tanto
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| dimenticato,
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| Il mio sangue che versa diventa Ghiaccio, il mio cadavere diventa sempre più freddo.
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| Sarà lei ciò che mi aspetta, o sarò solo per sempre,
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| In maledetto, totale oscurità e nulla. |