| Sono un uomo che cerca se stesso, almeno pensavo di essere a quei tempi
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| Sto bene, ma continuo a sniffare un sacco di cocaina
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| Dicono che dipenda dalla sfiducia, dall'abbandono e dall'odio verso se stessi
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| Li fisso negli occhi e piango di fotterli se è stato fantastico
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| Faccio fatica in me stesso, metto una bolla costruita intorno alla mia vita
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| E se non sono stato parte del nulla nella mia mente martellante
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| Allora fanculo, mi siederò con un sorriso e sceglierò un'altra volta
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| E la distanza per mescolare il gin e la sostanza nella mia fottuta vita
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| Perché niente conosce l'amore che c'è dentro, lo senti ma la valvola è sincronizzata
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| Pisciando fuori i liquidi a migliaia nei vasi della fontana
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| E nessuno dei tuoi ombrelli potrebbe resistere alle gocce martellanti fangose
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| Con ogni lacrima gocciolante e tutte le urla in questa casa che ho chiuso a chiave
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| Quindi prova a fare irruzione e guarda fino a che punto brucia la tua candela
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| È buio pesto per sempre in questa montagna di parole abbandonate
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| Inquilini non corrispondenti in un appezzamento di vegetazione affollato
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| Fissando di nuovo la tanica arrugginita, ora prendi un fiammifero
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| Un semplice lanciatore alcolico che fuma erba
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| Una piccola chiave apre le tue opzioni in modo corretto
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| Calpesta il ritmo, parla di merda e bevi una vodka
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| Smetti di vivere debole, possiedi una casa e consulta il dottore
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| Fino a quando le fiamme non si spengono, sto consolando il caldo
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| So che ci vuole un uomo per pugnalare in piedi un ubriacone
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| Ma sono stanco, la crociata dei fatti ha giocato un aiuto casuale
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| Ma chi è il cervello è chi è il compagno, non posso essere preso a schiaffi da solo
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| Non è mai colpa mia, ho accettato la mia negazione
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| Sembra essere l'unica cosa a servire la mia abitudine di sorridere
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| Il dolore sotto la cosa sobria che brucia abbastanza da confortare Sid
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| Prima di diventare ricco e spumeggiante, sto mangiando fuori dal fottuto bidone
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| Quindi fanculo come di consueto, con gli angoli sto solo camminando dritto
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| Fanculo un cucchiaio, fanculo un coltello, sono tutto sulla forchetta da affrontare
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| Sto facendo il giro dei miei goffi compagni che piangono fuori da questa porta
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| E forza lo stress nel profondo di una parte della mia testa noiosa
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| Sono stato estratto con il forcipe, non volevo lasciare l'utero
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| Non volevo vedere la verità, non volevo respirare
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| Perché è un bidone della spazzatura disgustoso e diffidente in cui ci sediamo fottuti
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| Desideroso di rimedi per la droga, risolto perso nel niente |