Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone The Wind & The Old Willows, artista - Evilfeast.
Data di rilascio: 11.05.2021
Linguaggio delle canzoni: inglese
The Wind & The Old Willows(originale) |
Autumn avid mist coats the vast spaces |
Homeland devoured by the weeping firmament |
Grey horizons unfurl |
Limbs embrace the darkened plains |
A distant forest looming far away |
A cheer to enter the sinister dark |
I pass this Earth as the bleak frozen undead |
Beset amongst the hideous pest |
Adorned in carnal shield |
The upper morbid evil domains |
I ever wander in solitude my own places of worship |
Ascending the thrones of great ominous mystery |
The October sunset lured me to the moors again |
To grasp and immerse into sullen desolate aura |
The wind sang to surge the Heaven’s serenity |
The ravens echoed upwards their discord tune |
The old willows watched bowing their rugged heads |
The shimmering starlight reflected in my eyes |
And death, the pale spectre carried soul |
To her unfathomed mighty empress, infinity |
Then I left the misty humid realm |
And entered the uncanny meadows |
Ornate in grief none might obtain |
Yet armed in hateful highness |
(traduzione) |
La foschia avida autunnale ricopre i vasti spazi |
Patria divorata dal firmamento piangente |
Si aprono grigi orizzonti |
Gli arti abbracciano le pianure oscurate |
Una foresta lontana che incombe lontano |
Un applauso per entrare nell'oscurità sinistra |
Supero questa Terra come i desolati non morti congelati |
Assediato tra l'orribile parassita |
Adornato con scudo carnale |
I domini del male morboso superiore |
Vago sempre in solitudine nei miei luoghi di culto |
Salire sui troni del grande mistero inquietante |
Il tramonto di ottobre mi ha attirato di nuovo nella brughiera |
Per afferrare e immergersi in un'aura cupa e desolata |
Il vento cantava per aumentare la serenità del Cielo |
I corvi echeggiavano verso l'alto la loro melodia discordia |
I vecchi salici guardavano chinare le loro teste robuste |
La luce scintillante delle stelle si riflette nei miei occhi |
E la morte, il pallido spettro portava l'anima |
Alla sua insondabile potente imperatrice, l'infinito |
Poi ho lasciato il regno nebbioso e umido |
Ed è entrato nei prati misteriosi |
Ornato nel dolore che nessuno potrebbe ottenere |
Eppure armato di odiosa altezza |