su fogli puliti come la coscienza di un bambino
|
quando non c'era sole e mezzaluna nel cielo
|
lettere intrecciate in pose strane senza vergogna
|
e colui che lo vide si ammalò per sempre
|
gli occhi assorbirono la lussuria direttamente nel cervello con una spugna
|
nel cranio scuro cresceva il germe di crepe
|
staccarsi dalle labbra sui denti, tagliando il cordone ombelicale
|
rotolare nell'orecchio caldo
|
una strana perla nelle pieghe degli emisferi
|
dando vita a fantasie più pericolose degli incubi
|
e colui che pensa di aver portato la luce agli uomini, come Prometeo
|
infatti con un occhio solo come polifemo e cieco
|
le antiche ossa dei morti sono affilate dai topi di biblioteca
|
i costruttori di tombe scrivono insegnamenti per la mafia
|
le anime senzatetto hanno dimenticato il loro padre
|
falò rituale scambiato per il sole
|
non dimenticare che il diavolo si nasconde nell'inchiostro da stampa
|
quindi prima di diventare pubblico
|
controlla il gusto di ciò che leggi
|
il miele è dolce la morte è pungente dalle api selvatiche
|
questo è più pericoloso della lava del Vesuvio per Pompei
|
lo stoppino di una candela accesa con la gloria avida della follia
|
un viaggiatore smarrito che vede il fuoco nella notte
|
dalla gioia di essere salvati per essere urla di entusiasmo
|
ti abbiamo aspettato così tanto abbiamo bisogno di te
|
sei invitato a cena come cena
|
e stai già correndo là con l'anima spalancata
|
per sé cucchiaio da minestra tazza
|
la realtà svanisce sotto la finzione torrenziale
|
le creature incorporee allevano un misto di serpenti e asini
|
costruzioni di accoppiamento di trattini e punti
|
distruggi i creduloni uno per uno
|
ecco l'inverno eterno e il numero tre è proibito
|
ognuno viene con il proprio fuoco personale all'interno
|
un bicchiere di follia mezzo cubo di sconforto,
|
e questi manoscritti non bruciano nemmeno in un focolare
|
non dimenticare che il diavolo si nasconde nell'inchiostro da stampa
|
quindi prima di diventare pubblico
|
controlla il gusto di ciò che leggi
|
il miele è dolce la morte è pungente dalle api selvatiche |