Testi di Los Perros del Amanecer - Pedro Aznar

Los Perros del Amanecer - Pedro Aznar
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Los Perros del Amanecer, artista - Pedro Aznar. Canzone dell'album Quebrado, nel genere Латиноамериканская музыка
Data di rilascio: 07.09.2015
Etichetta discografica: Tabriz
Linguaggio delle canzoni: spagnolo

Los Perros del Amanecer

(originale)
Piden paz las filas de lo siempre igual
Piden paz las horas secas de esperar
Piden paz los huesos listos a quebrar
Piden paz las ropas que no se usan más
La vanidad
Es obra de un tirano rey
Que goza ser su propia ley
Y tiembla de inseguridad
La caridad
Nunca es bien entendida
La culpa es una herida
Que infecta la intención
Piden paz los ojos rojos de perder
Piden paz los perros del amanecer
Piden paz las cosas que dijiste ayer
Piden paz los ciegos que te ven volver
La libertad
Está hecha de madera
Una chispa cualquiera
La puede hacer caer
No seré yo quien te haga daño
Pero no estoy para ratón
Podés guardar tus zarpas
Para un tonto peor
La ambigüedad
Permite muchas caras
Tomar partido en nada
Pasar por distracción
La soledad
Se ríe de las cámaras
Y aplasta entre sus sábanas
La fina pretensión
Piden paz los sábados de mal de amor
Piden paz los platos y el televisor
Piden paz las letras chuecas del doctor
Piden paz los tubos del respirador
Piden paz los muros de Jerusalén
Piden paz los robos en el almacén
Piden paz las luces huecas del andén
Piden paz las caras muertas en el tren
Piden paz
Piden paz
Piden paz
Pedro Aznar: Voz, Bajo
Andrés Beeuwsaert: Organo Hammond
Federico Dannemann: Guitarras eléctricas
(traduzione)
I ranghi dei sempre gli stessi chiedono la pace
Le ore secche dell'attesa chiedono pace
Le ossa pronte a spezzarsi chiedono pace
Gli abiti che non si usano più chiedono pace
la vanità
È opera di un re tiranno
che gode di essere la sua stessa legge
E trema per l'insicurezza
La carità
Non è mai ben compreso
la colpa è una ferita
che infetta l'intento
Gli occhi rossi della perdita chiedono pace
I cani dell'alba chiedono pace
Le cose che hai detto ieri chiedono pace
I ciechi che ti vedono tornare chiedono la pace
Libertà
È fatto di legno
qualsiasi scintilla
può farla cadere
Non sarò io a farti del male
Ma non sono per il mouse
puoi tenere le zampe
Per un pazzo peggiore
l'ambiguità
permetti molte facce
schierarsi nel nulla
passare attraverso la distrazione
Solitudine
ride alle telecamere
E schiaccia tra le sue lenzuola
La multa pretesa
Chiedono la pace nei sabati di cattivo amore
I piatti e la televisione chiedono pace
Le lettere storte del dottore chiedono la pace
I tubi respiratori chiedono pace
Le mura di Gerusalemme chiedono la pace
Le rapine al magazzino chiedono la pace
Le luci vuote della piattaforma chiedono pace
I volti morti sul treno chiedono la pace
chiedere la pace
chiedere la pace
chiedere la pace
Pedro Aznar: Voce, Basso
Andrés Beeuwsaert: Organo Hammond
Federico Dannemann: chitarre elettriche
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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Testi dell'artista: Pedro Aznar