I miei seni nasali sono vecchi, puliscili da un virus
|
Il suo ritorno è dai vecchi tempi di coloro che se ne andarono
|
Profonda come l'oscurità da cui vengo senza scherzare
|
La mia tragedia non può essere tranquilla, ma il mio cuore è insensibile
|
La signorina dal cuore ha ottenuto ciò che voleva e se ne è andata proprio così
|
Un po' di sangue sulla mia testa colpita dai proiettili
|
Ciò che resta di me è a mio agio con me
|
Sono solo in molti dei miei inverni, l'estate è accanto a me
|
I miei chili sciolti e le mie ossa sono molto tese
|
In fuorigioco se non viviamo come si suol dire
|
I miei testi sono cazzate ma la mia testa è a posto
|
Su di me, un centinaio di pagine di idioti online
|
Un uomo che non capisce le parole
|
Sacrificio incontrato senza amore con la forza
|
C'è anche il vino, chi si chiede, è qui con il tempo
|
Ogni giorno sono lo stesso in pericolo
|
(Sì)
|
bussato alla porta
|
(Sì)
|
bussato alla porta
|
All'ultimo piano di un edificio di media altezza
|
Donne che ancora non mi vedono saltare dalla terrazza
|
Suona una canzone, ribellione, la gente si annoia, basta che io dica poca fede
|
Ogni gog che vuole far credere è alla mia porta
|
Sono un feto il cui cervello si è sviluppato per primo, una Venere che non ha visto il sole
|
Un volto allo sbando e un crimine nascosto
|
Quel sospiro di tutte le donne che ho sconvolto quando vado dritto
|
Il virus finisce quando passa
|
La salute mentale è persa
|
Quante vite sono bruciate, siamo rimasti sbalorditi, abbiamo creduto e siamo stati derubati
|
Non chiedere, la mia testa è nei neri sommersi, non posso più restare a lungo
|
Se non fossi di qui sarei strano
|
Chi chiede a qualcuno la cui vita è stata bruciata: "Hai del tè?"
|
Non ho alcun diritto di esprimere?
|
"O mi giudicherà?" |
Mentre stavo pensando ed entrando nella tribù, suonò il campanello.
|
(Sì)
|
bussato alla porta
|
(Sì)
|
bussato alla porta |