| Dopo, con l'occhio nebuloso mi rendo conto di essere tornato, al riparo ora.
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| La paranoia irrazionale mi inghiotte.
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| Sopprimere l'illusione. |
| Il mio passato si rispecchia quando sono lì,
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| una zona clandestina, un luogo che temo. |
| Non riesco a ricordare questi ricordi
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| come cose a cui ho partecipato nella realtà. |
| Una messa a fuoco rovinata è andata in frantumi
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| vista, sono trasparente, tagliata e contusa. |
| Risposte introvabili, cos'è questo passato di cui continuo a ricordarmi.
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| Dissonante, con mani tremanti mi copro gli occhi,
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| un tocco di senso negato.
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| Vincolato dalla suspense All'improvviso è chiaro, cederò al bordo del
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| foglia d'acciaio sottile. |
| Stato fisso sull'arteria, nella città della morte lo farò
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| trova la pace e non mi perseguiterà. |
| Taglio disperato senza
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| risposta, il sangue continua a coagularsi, rifiutato dal mietitore.
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| Con sdegno purulento rimango, segnali disarmonici, fonte invisibile
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| Un messaggio che non riesco a interpretare, un cifrario fantasma che parlano.
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| Questo faro che devo trovare, è vivo radicato nel profondo della ricerca
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| per la sua luce. |
| Ribatterò, risposte nascoste, le brucerò tutte
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| ponte solo per smetterla di aggrapparmi a ogni cannuccia, io cammino il loro passo di inattività, la morte è in agguato dappertutto, da nessuna parte alla mia portata, rifugio
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| depravati, solenni aspettano.
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| I battiti irregolari mi martellano più forte per ogni respiro che prendo.
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| Con discernere mentre penso, l'origine dei colpi pulsanti
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| Sedotto dal linguaggio volgare del mio cuore, una luce non c'è mai stata.
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| Assolo: Karlsson
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| Scendendo più in profondità, il tempo si ferma mentre cado
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| Incagliato per assaporare il vuoto.
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| Assolo: Karlsson |