Cosa posso dire del nostro incontro! |
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La stavo aspettando, perché sono previsti disastri naturali, -
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Ma tu ed io cominciammo subito a vivere,
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Senza timore di conseguenze dannose.
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Ho subito ristretto la cerchia delle tue conoscenze,
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Vestito, calzato e tirato fuori dal fango, -
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Ma una lunga coda ti seguiva -
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La lunga coda delle tue cravatte corte.
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Poi, ricordo, ho battuto i tuoi amici:
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Mi sentivo in qualche modo a disagio con loro, -
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Anche se potrebbero essere stati tra loro
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Devono essere dei bravi ragazzi.
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Quello che ho chiesto - l'ho fatto in un istante -
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Ogni ora volevo una prima notte di nozze.
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A causa tua, sono saltato sotto il treno,
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Ma, grazie a Dio, non del tutto riuscito.
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E se mi stavi aspettando quell'anno,
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Quando mi hanno mandato alla dacia, -
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Ruberei tutto il cielo per te
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E due stelle del Cremlino per l'avvio.
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E lo giuro - sarò l'ultimo bastardo! -
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Non mentire, non bere - e perdonerò il tradimento, -
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E ti darò il Teatro Bolshoi
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E il Piccolo Palazzetto dello Sport.
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Ma ora non sono pronto per l'incontro:
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Ho paura di te, ho paura delle notti intime -
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Come gli abitanti delle città giapponesi
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Temono una ripetizione di Hiroshima. |