Ovunque spremerò la mia anima, ovunque mi metto,
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Dietro di me c'è un cane - Il mio destino, indifeso, malato, -
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L'ho guidata con le pietre, ma il cane si aggrappa al ginocchio -
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Sembra, occhi pazzi e saliva dalla lingua.
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Problemi con lei -
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Sono triste
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Mi offusco il viso
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E sto brontolando con il mio stomaco,
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Sono insensibile fino al midollo,
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E la mia gola è insensibile, -
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E non posso vivere
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E non voglio cantare!
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Sto invecchiando?
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Vai dal boia?..
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Fatelo lievitare presto
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E pagherò.
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Ho giurato tante volte che sputerò sul Fato,
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Ma abbi pietà di lei, affamata, accarezza, trema,
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Poi, per pietà, ho cominciato a nutrire Fortuna -
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Quando è piena, dorme sempre a lungo.
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Poi cammino
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Sto ondeggiando, sto ondeggiando
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E io rotolo
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E fumo il cielo.
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Ma io proteggo il cane
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Urlo, abbaio me stesso -
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Quando lo desidero
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Su quello che voglio.
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Quando invecchierò
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Andrò dal boia, -
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Fatelo lievitare presto
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E pagherò.
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Ci sono giorni in cui metto la testa in un tale inferno,
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Che il Fato tornerà indietro, spaventato, pallido, -
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In qualche modo ho versato un bicchiere di vino in Fortuna -
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Da allora, non un giorno senza un bicchiere, brontola ancora:
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Spuntini - non una crosta!
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Tipo, sarei a New York
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Vorrei andare in un visone
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Indosserei un broccato!..
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Sono gambe - in supporti,
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Destino - sulla schiena, -
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Sia in salita che in discesa
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Sono ubriaco.
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Non invecchierò -
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Andrò dal boia, -
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Lascialo appendere a un pennone
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E pagherò.
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Una volta che ho esagerato con il Fato, inavvertitamente...
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È andata, cara, l'ha spacciata e ha cambiato faccia, -
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Khamila, brutta e trasformata in Rock, -
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E, saltandomi addosso da dietro, ha afferrato il mio pomo d'Adamo.
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È difficile per me sotto di lei
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Sto già diventando pallido
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Sono già Satana
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urlo di corsa:
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"Non per il collo!
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Non c'è bisogno del collo!
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Non c'è bisogno del collo, -
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Non sarò in grado di cantare!"
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Destino, se posso
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Lo porterò al boia -
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Lascialo appendere a un pennone
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E pagherò! |