| La primavera è ancora all'inizio, non abbiamo ancora camminato,
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| Ma l'anima fu strappata dal petto,
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| Ma all'improvviso arrivano due persone, con una scorta, con una scorta,
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| Vestiti, dicono, ed esci.
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| Allora ho chiesto al caposquadra:
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| Non portarmi via dalla primavera!
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| Hanno sudato fino a maggio, hanno voluto dividere tutto,
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| Ma eccoti qui - mi oscuro per quaranta giorni,
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| E all'improvviso, come un coltello nella mia schiena, hanno preso Katerina,
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| E l'investigatore è diventato il mio capo.
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| Ho capito, ho capito che stavo annegando.
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| Mostrami almeno attraverso la molla della finestra.
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| Ed ecco ancora i carri, traina, traina,
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| E i giunti ferroviari contano la strada,
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| E fuori dalla finestra verde ci sono betulle e aceri,
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| Come se dicessero: non dimenticare.
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| E i ragazzi mi salutano dall'argine.
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| Perché vengo portato via dalla primavera?
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| Ho chiesto a Katya con uno sguardo: partiamo? |
| - Non c'è bisogno.
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| No, Katya, non posso vivere senza la primavera!
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| E Katya mi ha detto: Bene, basta, basta.
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| E la stessa notte, io e lei siamo andati alla taiga.
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| Con che gentilezza ci ha accolto!
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| Quindi, ecco cosa sei, primavera.
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| E il secondo giorno, le femmine hanno attaccato il sentiero,
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| Come cani, hanno attaccato il sentiero e l'hanno trovato,
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| E hanno legato le femmine e le gambe e le mani,
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| Come carogne, trascinate nel fango.
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| Ho capito che non posso più sognare
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| Sono stato completamente rimosso dalla primavera. |