| Il tempo ci è ordinato dalla fortuna stessa,
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| abbastanza piedi alla nostra chiglia è promesso,
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| E il cielo condivideva il blu con l'oceano -
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| Si incrociano due azzurri all'orizzonte.
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| Non è vero, il mare inebria una distesa senza precedenti
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| Simile alle montagne nella follia, nella rivolta, nella mansuetudine:
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| Le grigie criniere delle onde sono pure, come la neve sulle cime delle montagne,
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| E le cavità tra di loro sono come abissi!
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| Servire gli elementi non tollera il clamore,
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| Il meridiano conduce ai due poli.
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| Benedette le spine eterne,
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| Benedetto il Grande Oceano.
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| Per noi la Grande occasione stessa è un fratello, la Fortuna è una sorella,
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| Anche se - per ogni evenienza - siamo allarmati.
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| Sulla terra non ci hanno voluto né lanugine né piume,
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| Le costellazioni sono perfettamente posizionate per noi.
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| Siamo tutti lungimiranti, tutti siamo partiti da zero,
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| E se qualcuno ha sfortuna -
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| Cambiamo rotta, andiamo a SOS, come lì, in montagna, - alla chiamata,
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| Per aiutare, interrompendo la salita.
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| Servire gli elementi non tollera il clamore,
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| Il meridiano conduce ai due poli.
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| Benedette le spine eterne,
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| Benedetto il Grande Oceano.
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| Calcoleremo le perdite quando passerà la tempesta, -
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| Non grigio, ma sbiancato con sale, -
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| Significa lacrima enorme dell'oceano
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| Laverà i nostri volti illuminati...
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| La vetta è stata presa - i grumi sono sprofondati nel cielo!
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| Dal cielo alla terra - solo per un momento:
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| Non appena finiamo il viaggio, alziamo le vele -
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| E ricominciamo ad arrampicare.
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| Servire gli elementi non tollera il clamore,
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| Il meridiano conduce ai due poli.
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| Benedette le spine eterne,
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| Benedetto il Grande Oceano. |