Tu non eri.
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E il pianoforte non ha suonato per te,
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E il pianoforte non ha suonato per te,
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Suonato per i mobili.
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In un sorriso, sbiancando il sorriso
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Attraverso il fumo sprezzante,
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Si trascinò dietro Beethoven
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Secondo le note dello spettatore.
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La falsità ha interferito con il soffitto
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Al profumo di liquore.
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E volevano un hopak
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Mischiato con l'Occidente.
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In modo che tre accordi con un botto
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Tutti sono stati messi in fila.
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Passaggio lungo la linea dell'anca
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Alla vita arricciata...
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E sul gomito, di fronte a me,
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testa Rossa
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Piombo nuvoloso fissato
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Sopra una sigaretta.
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E appoggiare lo strumento
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lussuria,
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Ho colto un complimento sul mio respiro
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Nella risata di chitarra.
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Ha ragione, di cosa ha bisogno Bach,
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L'organo che ha glorificato
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Tasti del piano!
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Non la porterà con sé
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Non una nota, intendiamoci.
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E io sono in ritorsione per tutto
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Sbatté contro quelli vicini.
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Sono andato al ballo gitano
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"Sonata lunare"
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E gridarono: "Oh, una volta,
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Sì, sette corde!.. "
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Utile motivo canzonatorio
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Da sotto i preludi
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Montato alle danze in arrivo
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Nasi sul petto.
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Sono andato al parquet sul retro
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Galoppo di ginnastica,
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E ammirato a parte:
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"Questo è un classico!"
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Batto maliziosamente, dal cuore,
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La tibia tremava.
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Sussurrarono a bruciapelo: "Beh, balla! .." -
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Occhi di piombo.
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Le mele di Adamo afferrarono l'aria,
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E le perline tremarono
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E scoprì le sue bianche zanne
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Pianoforte con clown.
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E all'improvviso il registratore ululava
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Lungo, cantato
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E tutti si precipitarono sul balcone:
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"Respira con Beethoven!..."
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Accordo... E mi sono ricordato: che peccato
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Tu non eri.
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E il pianoforte non ha suonato per te,
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E il piano non ha suonato per te, -
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Suonato per i mobili. |