| Una volta che un truffatore è entrato nelle mie mani,
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| E la vita non era così peccaminosa.
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| Lascia che il cavallo entri nel paddock,
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| C'è stata fortuna nelle donne e la carta era attiva.
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| E una volta ci sono andato
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| Dove c'è fumo nei lampadari e bevono molto.
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| Serpeggiava lungo il palo
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| E il fratello ha cantato per la mia vita.
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| Non ho preso proiettili da duello -
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| Spara a morte e occhi.
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| È caduta come il mare - boa,
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| È arrivata come una regina sotto un asso.
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| È andata, è andata con me
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| Mutila occhi, privi di sogni.
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| All'improvviso, di nuovo dietro di me -
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| Porta d'acciaio e catenaccio malvagio.
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| Ma le candele si spengono con un crepitio,
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| che ci tirano fuori dall'oscurità.
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| Scoreggia non è eterna. |
| E il termine non è eterno.
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| Le mura della prigione non sono eterne.
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| Ed eccomi di nuovo qui
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| Dove c'è fumo nei lampadari e bevono molto,
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| Dove così voluto dal polo
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| Conta la tua vita come passi.
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| Prendo un bicchiere, lo verso fino all'orlo
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| Lo farò oscillare in una sola seduta.
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| Ma il fraer non gioca più.
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| E il palo è stato rimosso per sempre.
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| Ma qualcosa, qualcosa mi sussurrò:
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| Prendilo e non essere dispiaciuto.
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| In modo che la vita non sia mezzo bicchiere,
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