Dalla luce al neon, l'occhio è freddo e doloroso.
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Parto volontariamente per il centounesimo chilometro.
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Al centounesimo chilometro le bandiere non sventolano al vento,
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Là, proprio con questo vento, i vagabondi vivono la loro vita.
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Là, un orata suona nel fiume, e una fisarmonica nella capanna,
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L'obiettivo cammina sul terreno irregolare,
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Nessun banchiere, nessun atleta - niente da condividere,
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Lavanderia al mattino e rissa la sera,
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Combatti verso sera.
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Fin dall'infanzia ho creduto al poeta, le cui poesie venivano insegnate a scuola,
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Ha detto che non c'è felicità, c'è pace e volontà nella vita.
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Qui, con la pace, è tesa e la volontà è sotto controllo,
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Le mogli di altre persone ci danno la felicità attraverso un corridoio buio.
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Due tronchi, un fienile, un'altalena, un trattore su una montagna,
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Una lampada di sessanta candele, il paralume si è spento,
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Due pale di carbone vengono gettate nella stufa.
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Versa, fratello, un bicchiere in modo buono,
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In un buon modo.
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E non direi che la mia canzone è stata cantata, ma so:
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Al centounesimo chilometro sarò il capo di me stesso,
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Raccoglierò nella foresta sotto l'albero di Natale o la Duma o la Rada...
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Due ragazze del villaggio e uno zingaro ladro di cavalli.
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Per me - bay, e per lui - il colore del corvo.
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Andrò comunque in prigione, ma con chi non importa.
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Quindi non venderò fofan tessuto nell'oscurità,
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Dove a volte sognavo un banco di sabbia con una barca,
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Banco con una barca.
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E poiché tutte le mie domande rimangono senza risposta,
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Ho due sogni: lo spazio e cento primi chilometri.
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È chiaramente impossibile entrare nello spazio, non ha fatto una faccia per lui,
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Allora lasciatemi muovere, fratelli, nelle luminose distese di Podporozhye.
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Là, un orata suona nel fiume, e una fisarmonica nella capanna,
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L'obiettivo cammina sul terreno irregolare,
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Nessun banchiere, nessun atleta - niente da condividere,
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Lavanderia al mattino e rissa la sera,
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Combatti verso sera. |