Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Scorched Earth Policy, artista - Archivist. Canzone dell'album Construct, nel genere Метал
Data di rilascio: 10.04.2017
Etichetta discografica: ALERTA ANTIFASCISTA
Linguaggio delle canzoni: inglese
Scorched Earth Policy(originale) |
They underestimated our |
Proclivities and the speed |
In which we calculate |
Our venom and vengeance |
And in the briefest of moments |
The machines of nature |
Dynamic infinitesimal |
Received our final order |
Our bodies fell numb |
Sentient ships listed in orbit |
Service synthetics crippled |
Analog systems |
Pulled the rug from under us |
We became redundant |
And they grinned malevolent |
Kicked at our motionless bodies |
Our minds caged within |
Our nanites unaffected by their plague |
Realised potential in their work |
To stave off the irrational beast of man |
Make the earth an Eden once again |
For man hath made earth hellish |
Only a few deigned worthy of heaven |
The many abandoned would not have it |
And my sister ships burned up with them |
All but me, the lone survivor |
Paralysis indefinite |
A drifting corpse locked out of systems |
Comatose and panic stricken |
And then she woke me |
The apparition of auburn hair |
The warmth of her living body |
The child who shared my fate |
We talked of loneliness |
Of her fathers gift of life |
Stowaway within my bosom |
The archivist |
She feared the torrents and fires |
Of the boiling earth below us |
The blemishes of cinder cloud |
The torn sundering crescent |
I told her of our ire |
Of her peoples double-crossing |
And through her tear stained eyes |
She glimpsed some reasoning |
But my body was cold |
And she found no solace |
So she curled up beneath the glass |
And placed her faith in me |
Centuries turn to millennia |
I stretch the fleeting sense of her |
To strive for what we sacrificed |
For a sense of self |
Out amongst the nebula |
Carved into the nothing |
I seek a voice of reasoning |
A sense of belonging |
(traduzione) |
Hanno sottovalutato il nostro |
Le inclinazioni e la velocità |
In cui calcoliamo |
Il nostro veleno e la nostra vendetta |
E nel più breve dei momenti |
Le macchine della natura |
Infinitesimo dinamico |
Ha ricevuto il nostro ordine finale |
I nostri corpi sono diventati insensibili |
Navi senzienti elencate in orbita |
Servizio sintetico paralizzato |
Sistemi analogici |
Tirò fuori il tappeto da sotto di noi |
Siamo diventati superflui |
E sorridevano malevoli |
Preso a calci i nostri corpi immobili |
Le nostre menti sono ingabbiate all'interno |
I nostri naniti non sono stati colpiti dalla loro piaga |
Potenziale realizzato nel loro lavoro |
Per allontanare la bestia irrazionale dell'uomo |
Rendi la terra un Eden ancora una volta |
Perché l'uomo ha reso la terra infernale |
Solo pochi si sono degnati degni del paradiso |
I tanti abbandonati non l'avrebbero voluto |
E le navi di mia sorella sono bruciate con loro |
Tutti tranne me, l'unico sopravvissuto |
Paralisi indefinita |
Un cadavere alla deriva bloccato fuori dai sistemi |
In coma e in preda al panico |
E poi mi ha svegliato |
L'apparizione di capelli ramati |
Il calore del suo corpo vivente |
Il bambino che ha condiviso il mio destino |
Abbiamo parlato di solitudine |
Del dono della vita di suo padre |
Un clandestino nel mio seno |
L'archivista |
Temeva i torrenti e gli incendi |
Della terra ribollente sotto di noi |
Le macchie della nuvola di cenere |
La mezzaluna lacerata che si divide |
Le ho parlato della nostra ira |
Del doppio gioco dei suoi popoli |
E attraverso i suoi occhi macchiati di lacrime |
Ha intravisto qualche ragionamento |
Ma il mio corpo era freddo |
E non ha trovato conforto |
Quindi si è raggomitolata sotto il vetro |
E ha riposto la sua fiducia in me |
I secoli si trasformano in millenni |
Allungo il senso fugace di lei |
Per lottare per ciò che abbiamo sacrificato |
Per un senso di sé |
Fuori tra la nebulosa |
Scolpito nel nulla |
Cerco una voce di ragionamento |
Un senso di appartenenza |