Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Defiance of Death, artista - Dark Fortress. Canzone dell'album Profane Genocidal Creations, nel genere
Data di rilascio: 14.01.2009
Etichetta discografica: Metalhit.com, Red Stream
Linguaggio delle canzoni: inglese
Defiance of Death(originale) |
Twenty Norsemen ahorse, clad in furs and gloomy armour tread the roads of mist |
Among the ancient mountains, passage to beyond the realms of man |
Passing crypts of kings and wizards, of priests and noble leaders |
A valley filled with fog, travel without light |
The gate was magnificent, like sculptured of ice, shimmering through the misty |
veil |
With a blue light of unearthly origin |
Beyond was another valley, surrounded by an unconquerable wall of mountains |
It was of purest, gleaming white except for the sky |
Which was black and starless |
And a pale looming fullmoon hung in the midnightly scene |
Below’s a frozen river, and trees like giant, misshapen skeletons |
And the black stone monument on a crystal hill |
Bathed in the moonlight like a pock wound on porcelain skin |
Onward, ever onward… |
With swords drawn the Norsemen stormed into the castle’s hall |
Spirits of the damned, cursed to drift forever |
Hellish shapes of stone, wicked claws and fangs |
Tearing in bloodlust the flesh from the bones |
The Norsemen were falling like flies |
But only the strongest, the greatest of all could climb the highest spire |
(Atop the highest spire) |
Atop the highest spire, stare into the night |
See the constellions black on blackest night |
The burning wheels and machinations, that keep the world on turning |
And the chaos deep within |
Feel rage and madness, boiling hatred and the will to survive |
Sight becomes a tunnel, a vortex of unshining stars |
And what remains is silence… |
(traduzione) |
Venti norvegesi a cavallo, vestiti di pellicce e cupe armature percorrono le strade della nebbia |
Tra le antiche montagne, passaggio oltre i regni dell'uomo |
Passando nelle cripte di re e maghi, di sacerdoti e capi nobili |
Una valle piena di nebbia, viaggia senza luce |
Il cancello era magnifico, come scolpito nel ghiaccio, che luccicava nella nebbia |
velo |
Con una luce blu di origine ultraterrena |
Al di là c'era un'altra valle, circondata da un invincibile muro di montagne |
Era di un bianco purissimo e scintillante tranne che per il cielo |
Che era nero e senza stelle |
E una pallida luna piena incombente aleggiava nella scena di mezzanotte |
Sotto c'è un fiume ghiacciato e alberi come scheletri giganti e deformi |
E il monumento in pietra nera su una collina di cristallo |
Bagnato al chiaro di luna come una ferita butterata su una pelle di porcellana |
Avanti, sempre avanti... |
Con le spade sguainate i Norvegesi fecero irruzione nella sala del castello |
Spiriti dei dannati, maledetti alla deriva per sempre |
Forme infernali di pietra, artigli e zanne malvagi |
Strappando con sete di sangue la carne dalle ossa |
I norvegesi stavano cadendo come mosche |
Ma solo il più forte, il più grande di tutti potrebbe scalare la guglia più alta |
(In cima alla guglia più alta) |
In cima alla guglia più alta, fissa la notte |
Guarda le costellazioni nere nella notte più nera |
Le ruote infuocate e le macchinazioni, che fanno girare il mondo |
E il caos nel profondo |
Prova rabbia e follia, odio ribollente e voglia di sopravvivere |
La vista diventa un tunnel, un vortice di stelle spente |
E ciò che resta è il silenzio... |