Mr. Silfver era un cavaliere,
|
Attaccò una fanciulla in terra straniera.
|
Hanno vissuto insieme per sette anni
|
E i bambini che ha dato alla luce e così via.
|
Da quando la morte è uscita dal loro cortile,
|
La signora Silfver fu adagiata sulla barella più nera
|
Ma presto il padre sposa una nuova madre nella sua fattoria.
|
Quello che ha preso a calci l'altro che ha colpito,
|
Il terzo si tolse i capelli e tirò.
|
I bambini da cui sono fuggiti hanno visto la camera dove giaceva la madre.
|
Uno piangeva lacrime l'altro piangeva sangue,
|
La terza madre pianse dal suolo più nero.
|
Nel mio dolore si sente il mio lamento, nel mio dolore c'è il pianto.
|
La signora Silver è scesa dal cielo
|
E così torna alla sua fattoria
|
E là fuori così per la sua matrigna stand.
|
Dopo di me ho lasciato sia i campi che i prati
|
Ma i bambini sono costretti a morire di fame a letto.
|
Dopo di me ho lasciato dei cuscini così blu
|
Ma i bambini si sdraiano su bastoni e paglia.
|
- Non vuoi restare adesso?
|
La madre dei bambini sembrava gentile
|
Devo lasciarti soffrire e diventare all'inferno.
|
- Sto tremando e sto tremando.
|
Mai i tuoi figli soffriranno alcuna difficoltà,
|
Io qui ora lo prometto e lo manterrò fino alla mia morte.
|
-Possano allora i serpenti corrodere sia il cuore che il seno
|
Se poi faccio un po' di risentimento ai piccoli.
|
Perché non sarò mai contro la tua famiglia
|
Quindi non mostrarti mai più con un vestito del genere.
|
E la signora Silverver se ne va
|
Sia sicurezza che speranza
|
E poi torna in paradiso.
|
Poi la matrigna prende in braccio i suoi figli
|
E citali tutti con nomi sinceri. |