La pandemia del mio tempo è il dolore
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La amerai, la metterai sulla tua gobba,
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E poi
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Sputare nel palmo della mano
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Come uno più uno non ha risolto la vita
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Per sempre ubriaco e giovane
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Sacchetti della spazzatura sotto gli occhi
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Ci butti dentro i sogni
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uno per uno
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Il dolore ti mangerà la gola così
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Non sarai in grado di piagnucolare, che tipo di urlo c'è
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E chiedimi di lasciarti in pace
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E ti lasceranno
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E ti daranno tè e cruciverba sul treno
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E né quelli che chiamano, né quelli che chiamano si ricorderanno di te
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E metti rami di abete sulla strada di mattoni gialli
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Odiare coloro i cui volti cadono nelle maschere
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Scapperai dalla città con il vomito
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Versi come olio bollente
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Proprio tra le braccia di chi ti amava
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E quando taglia la pelle con uno sguardo vitreo
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Diavolo incomprensibile
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Socialmente morto, morto ubriaco,
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Questo è uno specchio, non essere stupido
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Stai scendendo dal treno. |
il treno sembra essere squarciato
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Ascolta: il treno sembra proprio
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Vuol dire che non hai avuto il coraggio
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L'ipocrisia ti ha inchiodato a terra
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E lungo le pareti del soggiorno
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L'odore del dolore si spalmerà
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Acri, asciutti, i muri si restringono
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Dal fatto che sei debole, nella tua testa c'è un inferno sterile senza fine
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Ti guardano negli occhi e non c'è nessuna persona lì, solo finestre vuote
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La generazione che non ha raggiunto le stelle dallo scaffale più alto,
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E la cremagliera cadrà e schiaccerà il bambino che è in te
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Se richiesto, rispondi che non fa male da nessuna parte
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E tu sei nato, c'è qualcosa da fissare qui
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Ritorna nel tuo guscio
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Chiudi gli occhi come prima in una cassaforte di ferro
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Basta pietà, le lacrime non scorrono dai decanter vuoti
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Nessuno cerca compassione
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Smettila di lanciare sguardi
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Come le monete nei salvadanai
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E tu pensavi che fossi un amico
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Quindi ho il mio tempo
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Ricorda, non siamo stati chiamati,
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E siamo rimasti comunque contenti
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E nessuno poteva scuoterci dietro quelle mura
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Nato, si è seduto a tavola
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E sulla pelle le rughe hanno scritto la sceneggiatura
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Senza farci inserire nemmeno poche righe
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Il mio tempo di dolore |