Domani è l'unico giorno in cui cambierei con un lunedì
|
Con piogge gelide che si sciolgono e nessun treno in funzione
|
E occhi tristi che passano in finestre fragili
|
E il mio sedile che oscilla con le gambe che non combaciano perfettamente
|
Ho passaporto, carte di credito, un aereo che sto prendendo
|
La domenica nera cade un giorno troppo presto
|
Il taxi che mi porta si muoverà così velocemente
|
Le mie valigie sono semplicemente troppo piene per la chiusura
|
Di pantaloni, magliette e baci tutto confezionato in fretta
|
Due dorsi di carta più venduti scelti a casuale ---
|
Nessun segno di venditori a cui potrei consegnarli
|
La domenica nera cade un giorno troppo presto
|
E probabilmente all'aeroporto stanno aspettando
|
Poche migliaia di passeggeri, posti a sedere in overbooking
|
Tempo sospeso nei traumi della lounge di transito ---
|
Connessioni interrotte e sorveglianza di filiali speciali
|
In piedi vistosamente in abiti da festa
|
La domenica nera cade un giorno troppo presto
|
Solleva i miei piedi e dai il via al mio letargo
|
Giù al cancello con il vecchio stato d'animo su di me
|
Esci e insegui la piccola immortalità
|
Nato nel minuto del mio prossimo ritorno
|
Piedi impazienti che picchiettano e sigarette accese
|
Ritorno a casa un giorno troppo presto
|
E dietro a casa c'è un cielo grigio che ruzzola
|
Bottiglie di latte che si accumulano sui gradini della porta che si sgretolano
|
Tende tutte tirate e impianto idraulico dell'acqua fredda
|
Scarabocchi di carta da lettere che leggo incredulo
|
Dire quanto mi dispiace, quanto triste è stata la partenza
|
…un giorno troppo presto |