Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Blinded Sultan, artista - Katalepsy. Canzone dell'album Gravenous Hour, nel genere
Data di rilascio: 26.05.2016
Etichetta discografica: Unique Leader
Linguaggio delle canzoni: inglese
Blinded Sultan(originale) |
Where the darkness is the black, where nought is something and dark is purer |
than light, there he is |
Primordial end, barren forefather, perpetual chewing and insatiable devourer of |
worlds and galaxies, infinite sultan of demons |
Forever bounding in outrageous emptiness he’s drowning in his own pulsating |
gloomy agony, in music and dance of his own madness |
Giant absolute gods, eyeless, mute, grim and insane |
Other Gods are slowly, clumsily and bizarre dancing beneath the extinct star’s |
cemeteries |
Out of the whirl of terrible visions, which they are webbed, they reach |
tentacles and threads of dark to the seamy side of worlds, plunge victims into |
mouths and consume them alive and crying |
Omniscient, indifferent, solitary, nameless, thoughtless |
He spreads like a throbbing black hole, which shed crimson miasmas, |
looks like swelling veins |
One and indivisible with endless obsidian throne, his shapeless mas gobbles to |
muffled, deranged weird ruff and quiet monotone sobs of damned flutes in the |
mysterious paws |
In pitch-dark boiling chaos, where other Gods awkwardly hobble |
Without sense to vile roar and dissonant squeals, sultan of demons greedily |
gnawing putrid bones of immortals |
Delighting by howling of victims, he forces the origin of universe to crack |
Spreading the vomit of life to the tears of dying worlds |
He is cynic, insane, vindictive and wouldn’t take anyone, who dare make the |
things he can doing only, befoul alchemy: create alive out of death |
(traduzione) |
Dove l'oscurità è il nero, dove il nulla è qualcosa e l'oscurità è più pura |
che luce, eccolo |
Fine primordiale, antenato sterile, masticatore perpetuo e divoratore insaziabile di |
mondi e galassie, infinito sultano dei demoni |
Per sempre rimbalzando nel vuoto oltraggioso, sta annegando nel suo stesso pulsare |
cupa agonia, nella musica e nella danza della propria follia |
Dei giganti assoluti, senza occhi, muti, cupi e pazzi |
Altri dei stanno danzando lentamente, goffamente e in modo bizzarro sotto la stella estinta |
cimiteri |
Fuori dal vortice di visioni terribili, che sono ragnatele, raggiungono |
tentacoli e fili oscuri verso il lato squallido dei mondi, immergono le vittime |
bocche e consumarle vive e piangenti |
Onnisciente, indifferente, solitario, senza nome, sconsiderato |
Si diffonde come un buco nero palpitante, che sparge miasmi cremisi, |
sembra vene gonfie |
Uno e indivisibile con un infinito trono di ossidiana, la sua mas informe divora |
gorgiera smorzata e squilibrata e singhiozzi silenziosi e monotoni di dannati flauti nel |
zampe misteriose |
In un caos ribollente buio pesto, dove altri dei zoppicano goffamente |
Insensato al ruggito vile e agli strilli dissonanti, sultano dei demoni avidamente |
rosicchiando ossa putride di immortali |
Deliziandosi con l'ululato delle vittime, costringe l'origine dell'universo a incrinarsi |
Diffondere il vomito della vita fino alle lacrime dei mondi morenti |
È cinico, pazzo, vendicativo e non accetterebbe nessuno che osi fare il |
cose che può fare solo, infame alchimia: creare vivi dalla morte |