| un piccolo posto tranquillo, nella regione del gomel,
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| gente di buon cuore si raccolse intorno
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| in un bel mattino di primavera, a narovlya,
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| una polvere spettrale ha inghiottito la città
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| mentre i bambini giocavano, ricorderò quel giorno
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| come la musica suonata per il resto della mia vita
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| ii) giorno di maggio
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| è il primo giorno di maggio e tutti i nostri figli
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| sono usciti per giocare, è la nostra festa,
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| è tradizione, per tutti noi
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| le nostre bandiere e i nostri stendardi sono appesi alle nostre porte,
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| nel pripyat stiamo nuotando,
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| i bagnanti dormono mentre intorno a noi cadono i metalli
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| i capi della città hanno detto che era sicuro, non farti prendere dal panico per la loro richiesta
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| ma si sparsero subito voci che non andava tutto bene
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| chi potrebbe dirlo?
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| ricaduta che non vedi
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| iii) evacuazione
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| il 6 maggio una mattina
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| siamo stati convocati a scuola
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| i nostri figli devono essere allontanati,
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| per quanto tempo nessuno lo sapeva
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| abbiamo detto a ogni casa per tutta la notte,
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| la città non ha dormito
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| madri, padri, tutti piangevano
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| mentre guardavano i loro figli andarsene
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| iv) vuoto
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| impotenti rimaniamo, uniti nel dolore
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| storditi e confusi, gridiamo increduli
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| le nostre terre ora distrutte, guardiamo verso il cielo
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| con le mani tese cerchiamo di cogliere le bugie,
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| e nonostante tutto... non ci è mai stata detta la verità
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| crudele che sei, non abbiamo tempo per l'odio
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| sciocchi che sei, dalla comodità del tuo stato
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| che fine ha fatto la nostra amata Bielorussia?
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| che ne è della nostra carne e del nostro sangue?
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| cosa ne sarà di quelli che hai lasciato?
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| che diritto avevi di lasciarci qui a morire?
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| e nonostante tutto... non abbiamo mai saputo la verità...
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| v) pulire
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| settembre venne su di noi, apparvero soldati bianchi
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| lavando le nostre case, tutta la superficie del suolo è stata ripulita
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| abbiamo osservato dalle finestre aperte mentre indossavano i respiratori qui
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| hanno coperto i nostri terreni di asfalto rimuovendo ogni albero per paura
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| nessuna raccolta di funghi, la foresta era fuori limite
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| nessuna pesca nei fiumi, contaminazione tutt'intorno
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| e sebbene splendesse il sole, c'era pericolo dappertutto
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| mentre i camion spostavano la nostra gente, i nostri cuori sarebbero sempre lì
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| (finché non ci incontreremo di nuovo, la mia casa Narovlya)
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| vi) epilogo
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| anche se ci siamo reinsediati, rivivo quegli anni,
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| Sogno la mia città natale ma non riesco a trattenere tutte quelle paure,
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| tutte quelle lacrime
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| quale prezzo pagano davvero i nostri figli alla fine?
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| hanno un futuro?
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| Spero che nel mio dolore le loro cicatrici guariranno, i loro cuori si ripareranno |